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Atac, i dipendenti preparano l'assedio al Campidoglio: "I disagi non sono colpa nostra"

Mercoledì prossimo dalle 9 di mattina i macchinisti si raduneranno sotto il Marc'Aurelio. Faisa Confail: "Chiediamo l'acquisto di mezzi e materiali". Secondo presidio in giornata per il settore gomma: lo annuncia la Quintavalle

Arriverà in Campidoglio il prossimo 29 luglio la protesta dei macchinisti di Atac. “Tutta la mattina, a partire dalle 9, saremo sotto Palazzo Senatorio per rivendicare soprattutto l'acquisto di mezzi e materiali rotabili che sono carenti da ormai troppo tempo” spiega Alessandro Neri, macchinista e sindacalista della Faisa Confail. Perché, continua Neri, “è la mancanza di mezzi e di pezzi di ricambio che ha provocato il disservizio di questi giorni e non, come si vuol far credere all'opinione pubblica, il cosiddetto sciopero bianco”. Al presidio, che punta ad essere senza “colori né bandiere”, sono invitati anche “i pendolari e gli utenti che stanno subendo i disagi di questi giorni. È paradossale che al mattino un macchinista si reca al lavoro e per mancanza di materiali idonei rimane in attesa al deposito fino a che le officine non risolvono il problema. Valutate voi di chi sono le colpe” conclude.

Quel giorno in piazza del Campidoglio ci saranno anche gli autisti degli autobus. Lo ha confermato ai microfoni di Radio Cusano Campus la leader di Cambia-Menti M410, Micaela Quintavalle: "Sarà un sit-in molto importante, per ben 24 ore, e ci andremo nel nostro tempo libero, verrà assediato il Campidoglio”. Continua Quintavalle: “Vogliamo che Marino ritratti le accuse che ci ha rivolto e che vogliamo far capire agli altri lavoratori che l'accordo che è stato firmato da poco è vergognoso. Dicono che Atac fallirà e che verranno portati i libri contabili in tribunale. In realtà noi siamo coperti, almeno fino al 2019. Dobbiamo, insieme ai cittadini, annientare questa troika di Atac fatta da dirigenti aziendali, governo e rappresentanze sindacali per mirare a un trasporto pubblico come bene comune e non al mantenimento di privilegi cimentati nel tempo".

Intanto, Faisa-Confail sta continuando a raccogliere le firme per il referendum abrogativo contro la sottoscrizione degli accordi di Atac. Commenta Claudio De Francesco: “Non ci aspettavamo i consensi riscontrati. Infatti, a nemmeno quattro giorni dall'inizio della raccolta firme, circa 4.000 lavoratori palesano la volontà di decidere autonomamente il proprio futuro, rendendosi protagonisti di una battaglia epocale, contro i provvedimenti peggiorativi per tutto il personale, derivante dal Piano Industriale Atac. Se le premesse sono queste, vuol dire che i lavoratori si stanno auto-determinando, legittimando il principio democratico della libertà individuale e collettiva all'interno dei posti di lavoro. Avanti così, potere ai lavoratori”. 

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