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Politica Garbatella / Circonvallazione Ostiense

Canili, lavoratori in strada contro la privatizzazione: "Dal Comune nessun dialogo"

"No al licenziamento dei lavoratori, contro la privatizzazione". Lavoratori bloccano la Circonvallazione Ostiense fuori dal dipartimento Ambiente, a 24 ore dal trasferimento dei cani dell'ex Poverello in una struttura privata

"Nessun dialogo, solo sgomberi e licenziamenti". Caos sulla Circonvallazione Ostiense. I lavoratori dei canili comunali protestano davanti al dipartimento Ambiente, a 24 ore dal blitz delle forze dell'ordine all'ex Poverello. "No al licenziamento dei lavoratori, contro la privatizzazione" è lo striscione sorretto da una ventina di manifestanti, al seguito un blindato della Polizia e i vigili urbani che segnalano rallentamenti al traffico. "Ecco la risposta che ci danno, la celere". 

Così la bagarre sul fronte canili non si placa. La struttura di Vitinia è stata chiusa ieri, con il trasferimento dei venti cani presenti in una struttura privata di Acilia, Villa Andreina. L'operazione rientra nella strada intrapresa già dall'ex giunta Marino per la pubblicazione di un bando pubblico che ponga fine ad anni e anni di affidamenti diretti. 

Il bando sarà europeo e dovrebbe arrivare in estate, con quello ponte indetto a ottobre vinto da una ditta barese che gestisce oltre a un mega canile in Puglia, anche stabulari per animali all'università, osteggiato in ogni modo da campagne e proteste degli animalisti negli scorsi mesi. Non si è mai presentato al canile Marconi, quello scelto tra i lotti vinti. Nel frattempo, è in corso una "guerra". Da un lato il commissario, che spinge per il no alle proroghe delle strutture prendendo la strada dei privati convenzionati. Dall'altro i lavoratori, sulle barricate per la perdita del posto, insieme agli animalisti, che contestano in generale "la privatizzazione" dei canili, soluzione che tra l'altro, a loro dire, non converrebbe neanche alle casse del Campidoglio. 

Esempio: al Comune, Villa Andreina costa circa 5 euro al giorno per singolo cane. Una spesa inferiore probabilmente rispetto alla cifra forfettaria di 320mila euro mensili data all'associazione per curare tutte le strutture del sistema. "Nei canili privati però le procedure di adozione sono farriginose, complesse, le strutture sono chiuse al pubblico e i servizi offerti sono assolutamente inferiore ai nostri - spiega Simona Novi di Avcpp - che infatti non abbiamo mai ricevuto compensi calcolati sul singolo cane. Basti pensare che a Muratella gestiamo un centralino che riceve 30mila telefonate al giorno, una reception, e i cani entrati nell'ultima sono tutti usciti". 
 

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