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Politica

Perché il progetto di riqualificazione dell'ex clinica San Michele rischia di fermarsi definitivamente

Dalla Regione perplessità sui costi lievitati da 10 a 23 milioni di euro, ma anche Ater Roma starebbe valutando lo stop. Da anni gli occupanti attendono il restyling delle palazzine e la creazione di 60 nuovi alloggi

A marzo 2022 i movimenti per la casa avevano fatto irruzione nella sede della giunta regionale a Garbatella, occupandola per alcune ore, chiedendo di incontrare il presidente Zingaretti e l'assessore Valeriani in merito al progetto di riqualificazione dell'ex clinica San Michele a Tor Marancia. Ne scaturì un impegno ufficiale da parte della giunta di centrosinistra: "Il cantiere partirà entro luglio". Nulla di fatto. Adesso, a distanza di oltre un anno, chi da questo febbraio comanda alla Pisana si sta chiedendo se sia il caso di proseguire. E anche dall'Ater, a quanto risulta, non hanno più così tanta voglia di imbarcarsi in un progetto da 23 milioni di euro.

A rischio il progetto per i nuovi alloggi Ater nell'ex clinica San Michele 

Il tema caldo, infatti, sono i soldi che servono per realizzare circa 60 alloggi nelle tre palazzine occupate in via Casale de' Merode, nell'VIII municipio. Lì dal 2015 vivono famiglie in emergenza abitativa. Il complesso del San Michele è un ex Ipab, finito nello scandalo di "Lady Asl", la manager della sanità convenzionata Giuseppina Adriana Iannuzzi. Il complesso è rimasto vuoto sin dal 2005, nonostante la realizzazione di circa 200 alloggi coi fondi del Giubileo del 2000. Dopo 8 anni di attesa, chi ci vive aspetta che la Regione inizi i lavori più volte annunciati nelle palazzine "Locatelli", "Valente" e "Innocenzo XII". 

I costi salgono da 10 a 23 milioni di euro: i dubbi di FdI

Ma il rischio che tutto salti e si debba ricominciare daccapo è concreto. Da Fratelli d'Italia, forza politica che ha le redini alla Pisana, iniziano a sollevarsi grossi dubbi sull'investimento, cresciuto di oltre il 50% rispetto alle stime iniziali. Dovevano bastare 10 milioni di euro, poi sono diventati 15 e dopo una delle ultime deliberazioni della giunta Zingaretti, datata ottobre 2022, l'integrazione resasi necessaria ha fatto crescere i costi a 23 milioni di euro.

Corrotti: "Fare chiarezza, i fondi regionali vanno spesi con parsimonia"

"E' necessario fare chiarezza - commenta Laura Corrotti, presidente della commissione urbanistica e politiche abitative in Regione - perché i costi arriverebbero a 6.500 euro al mq. Nei prossimi giorni chiederemo agli uffici regionali e Ater Roma come sia possibile ipotizzare una ristrutturazione delle tre palazzine ad un costo circa tre volte superiore ai parametri utilizzati nell’edilizia residenziale pubblica. I fondi della Regione Lazio devono essere spesi con parsimonia: basta con i regali agli occupanti”. 

Cosa succede in Ater Roma

A RomaToday, inoltre, risulta che anche Ater Roma abbia recentemente deciso di interrompere l'esecuzione del progetto, i cui costi sono cresciuti sì per l'aumento dei prezzi dei materiali, ma soprattutto per le richieste della Soprintendenza rispetto ai vincoli architettonici che insistono sugli edifici. Questa indiscrezione non è stata confermata o smentita da Ater. 

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