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Trasporti, dalla C fino a Prati alla rinascita della D: i romani vogliono le metro

I progetti vincenti del Pums (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) al vaglio della Commissione mobilità

La metro C fino a Prati con un'innovativa metodologia di scavo. Il prolungamento della stessa linea verde fino alla Farnesina. La rinascita della linea D. E poi la predisposizione della stazione Venezia come nodo di scambio C/D. Lo sblocco del prolungamento della linea B tra Rebibbia e Casal Monastero. E la trasformazione della Roma-Lido in metro E. Trionfano senza alcun dubbio le nuove metropolitane nella sezione delle proposte dei cittadini del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, formalmente chiuso il 28 febbraio scorso. 

Oggi la commissione capitolina Mobilità ha iniziato l'analisi del Pums partendo dai cosiddetti punti fissi, ovvero quelle proposte dall'amministrazione (per lo più nuove linee tranviarie come quella su via Cavour, quella su viale Palmiro Togliatti e il tram della Musica oltre ad alcune ciclabili). La chiusura della fase partecipativa, però, così come annunciato oggi dal neo presidente dell'agenzia Roma servizi per la Mobilità, Stefano Brinchi, impone all'amministrazione, a stretto giro, proprio l'analisi delle idee arrivate dai cittadini. 

La proposta più votata (842 voti) si chiama Metrovia e si basa sulla trasformazione delle ferrovie urbane attualmente esistenti (ma di proprietà regionale) in vere e proprie metropolitane di superficie per un totale di 6 linee (più le tre esistenti) e l'aggiunta di 31 nuove fermate. La linea C in questo progetto a basso impatto è prevista fino a piazza Venezia. Se si esclude il secondo gradino del podio, su cui sale un progetto di ciclabilità, subito dopo Metrovia si piazza il prolungamento della linea C fino a Prati, con una nuova metodologia di scavo, proposto dal comitato MetroXRoma (472 voti).

Il metodo MetroXRoma, attraverso l'utilizzo di pozzi di stazione circolari di diametro ridotto e gallerie a canna larga, rende possibile, e più agevolmente, la costruzione delle stazioni nell'Ansa Barocca riducendo drasticamente i cedimenti e l'impatto dei cantieri. Tre le stazioni previste, sulla falsariga del progetto ufficiale: Venezia, costituita da un pozzo unico in Piazza Venezia; Navona, costituita da due pozzi a Piazza San Pantaleo e Piazza Sant'Andrea della Valle; San Pietro, costituita da due pozzi in Piazza Pia e Piazza Paoli. 

Per poi proseguire verso Ottaviano. E ancora: sempre del comitato MetroXRoma sono le successive proposte. Al quarto posto si piazza la trasformazione della Roma-Lido in metropolitana (407) voti, al quinto la realizzazione del prolungamento della linea A fino a Torrevecchia (354), come da Prg e nonostante il progetto della funivia voluto dall'amministrazione Raggi sulla stessa tratta. Al sesto posto ecco la costruzione del prolungamento della linea B1 verso Bufalotta (anche in questo caso contraddicendo le ipotesi dell'amministrazione di procedere con un peopole mover) con tre nuove fermate di metropolitana pesante. 

All'ottavo posto ecco la rinascita della linea D nella sua tratta prioritaria Fermi-Salario. Ed a seguire ancora altri progetti come la predisposizione della fermata Venezia della linea C come nodo di scambio con la metro D, il prolungaemtno della linea C almeno fino a Farnesina (con due proposte gemelle) e la Metrotramvia Saxa Rubra-Laurentina proposta dal comitato "Salviamo la linea C".
 
Ci sono poi le altre idee, che non comprendono gli interventi su ferro. Come detto, al secondo posto in assoluto con 542 voti, c'è la realizzazione di una rete ciclabile su strada all'interno dell'area metropolitana, chiamata Biciplan, con una griglia minima di corsie ciclabili su strada indispensabile ad assicurare l'efficienza della bicicletta come mezzo di trasporto in città. 

C'è poi la pista ciclabile Fiera-Mare dalla Colombo ad Ostia e interventi più mirati come la ricucitura ciclabile tra la pista di Monte Ciocci a quella di via Andrea Doria a Prati. E poi ecco la "Città delle biciclette" proposta dall'associazione Salvaciclisti Roma che prevede la realizzazione di una grande velo stazione, mediante recupero e nuove destinazione d'uso dell'edificio ex deposito Atac di piazza Ragusa, con la parallela costruzione di un Hub di interscambio polifunzionale per la rete di mobilità ciclabile, officine e ostello per turisti su due ruote. 

Infine spiccano altre proposte, alcune molto innovative, altre di facilissima risoluzione: c'è ad esempio la realizzazione della cabinovia Monte Mario (223 voti) che prevede un nuovo impianto a fune con andamento "triangolare" che possa collegare Piazzale Clodio - Belsito - Ponte della Musica dando uno sfogo al quartiere Balduina e prevedendo un collegamento diretto con l'importante capolinea Bus di Piazzale Clodio che diventerà il futuro capolinea della Metro C. Infine ecco l'unificazione del nome del nodo di scambio alla Piramide. 

Oggi esistono quattro stazioni diverse con quattro nomi differenti: Ostiense per le FL, Piramide per la Metro B, Porta San Paolo per la Roma Lido e Partigiani per gli Autobus. Ma si tratta praticamente dello stesso nodo di scambio. Un vero rompicapo per i turisti, ma anche per i romani. 

(Fonte Agenzia Dire)

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