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Dalla centralità Collatina all'hangar di Porta Portese: i progetti (fermi) per Roma 

Le sette opere prese in esame nella Commissione Progetti Speciali

C'è la riqualificazione del grande hangar monumentale di Porta Portese bloccata da un contenzioso, l'avvio della nuova centralità Collatina ferma perchè non è stata firmata la convenzione urbanistica. E poi la porta di Monte Mario, un progetto arenato dopo un braccio di ferro tra Codacons e Regione Lazio che lo aveva bloccato mettendo i vincoli all'area. 

Si è trasformata in una lunga ricognizione dei progetti speciali in capo al Comune di Roma la riunione della commissione Progetti speciali della presidente Valentina Vivarelli. Sette i punti all'ordine del giorno. Il più importante, per dimensioni, è proprio la nuova centralità Collatina che dovrebbe sorgere in un'area ex industriale che in passato ha ospitato anche il centro carni, a due passi da via Palmiro Togliatti e dal Quarticciolo. 

L'area, dopo una variante, potrà essere edificata a residenziale, in cambio di una serie di opere stradali, verde pubblico e interramento di alcune vie. Nella stessa area è poi prevista una serie di edifici che saranno utilizzati come depositi per gli allestimenti del teatro dell'Opera. Tutto però è fermo perchè non è stata sottoscritta ancora la convenzione urbanistica. Il Comune deve poi sbloccare la vecchia vicenda della destinazione del residence Bravetta ad uso residenziale previo versamento di un contributo di valorizzazione immobiliare pari a 4,3 milioni, oltre alle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.

Sul fronte ambientale il progetto da sbloccare, o bloccare definitivamente, è quello della Porta di Monte Mario, ovvero la risistemazione ad area verde della grande zona di piazzale Clodio che di solito ospita il circo, con la relativa costruzione di un edificio polifunzionale destinato, tra l'altro, anche alla Cittadella giudiziaria ed un parcheggio interrato da oltre 1000 auto. 

Tutto nasce da una delibera del 2004 con cui l'area del demanio viene promessa al Comune. Ma il nuovo piano di assetto del 2008 della Regione Lazio mette i vincoli all'area. Nel 2014 si arriva a un'impugnazione da parte del Codacons con una sentenza del Tar a favore della rimozione del vincolo. Ora il Comune pensa a ricorrere al Consiglio di Stato, salvo che non si trovi una soluzione politica. E ancora: l'amministrazione Raggi dovra sbloccare il recupero dell'edificio comunale di San Francesco di Sales da destinare alla casa della Memoria il cui finanziamento balla tra Comune e la società New Esquilino srl. Significativa la storia dell'hangar monumentale di Porta Portese. In questo caso l'opera è ferma per una contestazione da parte della società Cogeim srl relativa al versamento dei contributi dovuti a Roma Capitale a seguito di una compensazione per una permuta.

Infine ci sono i progetti per la Cittadella della piccola e media impresa e il recupero del complesso immobiliare di via Tiburtina 994. Quest'ultimo prevede la trasformazione dell'edificio, prima destinato a casa per ferie, in abitazioni residenziali. Ma non è mai stato sottoscritto l'accordo di programma che prevede, tra l'altro, il versamento di 2 milioni a carico del proponente, da destinare al recupero funzionale ed edilizio del mercato di via Mozart. 

Nè il versamento nè il restyling del mercato risultano effettuati. La Cittadella delle Pmi di via Filippo Fiorentini nascerà invece, in zona Monti Tiburtini grazie ad un accordo di programma datato 2000. Nel 2004 ecco la richiesta di una variante a seguito della richiesta del Comune di realizzare, nella stessa area, la sede del IV Municipio e della Polizia Municipale. Ma ecco spuntare incoerenze di tipo patrimoniale e opere non realizzate. La convenzione potrebbe giungere a scadenza a dicembre, decretando la crisi del progetto.


(Fonte Agenzia Dire) 
 

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