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Dalla Romanina all'Ostiense: ecco per cosa Scarpellini poteva usare il 'Cavallo di Troia' Marra

Tra i progetti citati nell'ordinanza del Tribunale di Roma la Centralità di Romanina, il Comprensorio Acqua Acetosa Ostiense, e una lottizzazione a Casalbernocchi

"Sto a disposizione". C'è molto sintetizzato in questa breve frase, intercettata dagli investigatori nel giugno scorso, del rapporto tra l'ex capo del Personale del Campidoglio, uomo fidato della sindaca, Raffaele Marra, e il costruttore e immobiliarista Sergio Scarpellini, entrambi arrestati venerdì scorso. Una frase che, si legge nell'ordinanza, è stata ribadita "in più occasioni" nel corso di una telefonata tra il dirigente pubblico e una delle collaboratrici di Scarpellini. Marra chiede un favore per arginare una campagna stampa a lui contraria e ricorda: "Tanto lui sa che sono a disposizione". La figura che emerge è quella di una sorta di cavallo di Troia a Palazzo Senatorio, con incarichi dirigenziali e che gode della fiducia della nuova giunta pentastellata.

Ma che cosa ha reso interessante per Sergio Scarpellini, 79 anni, tra i costruttori più conosciuti della Capitale, l'uomo che per anni ha affittato a prezzo d'oro i suoi palazzi a istituzioni come Camera e Senato, stringere legami con chi, nel corso degli anni, ha ricoperto diversi incarichi nelle stanze di Palazzo Senatorio? Gli investigatori si sono concentrati anche sui progetti in sospeso che l'immobiliarista aveva con il Comune di Roma. Progetti per i quali, la ricostruzione, avrebbe potuto far comodo un dirigente "a disposizione". In realtà i due si conoscono da tempo, almeno fin da quel 2009 quando, come appurato dagli investigatori, Marra aveva acquistato da Scarpellini un appartamento con un "considerevole sconto di circa 500 mila euro". Al tempo era direttore del Dipartimento Patrimonio e Casa al Comune di Roma. 

Al centro delle attenzioni degli investigatori gli interessi economici di Scarpellini, "importanti convenzioni urbanistiche che richiedono l'emanazione di provvedimenti amministrativi". La preoccupazione più grande per Scarpellini è il 'Progetto centralità Romanina', un mega nuovo quartiere ancora tutto da costuire su 93 ettari di terreno inedificato incastrati tra Tor Vergata e l'autostrada. Oltre 4 mila abitazioni, il 70 per cento del totale delle cubature, che nel Nuovo Piano Regolatore della Capitale sono state elevate al rango di centralità cittadina. Il progetto, elaborato dall'archistar Manuel Salgado, è pronto a partire dal 2012. Ma dopo la mancata approvazione da parte dell'Assemblea capitolina di una delibera che avrebbe fatto lievitare le cubature da 1 milione 129 mila metri cubi a 1 milione e 920 mila tutto è rimasto fermo. 

Tra i progetti citati dall'ordinanza "a titolo esemplificativo" anche il 'piano di lottizzazione convenzionato Acqua Acetosa Ostiense', una convenzione urbanistica la cui stipula, tra Comune e Progetto 90, risale al lontano 1993. Un comprensorio di prestigio, non molto lontano dall'Eur, definito dal sito del Gruppo Scarpellini "un vero e proprio nuovo quartiere della Capitale". 110 appartamenti già realizzati e venduti, un secondo comparto con 110 unità ultimato mentre il progetto completo, si legge sempre sul sito del Gruppo dell'immobiliarista, "ne conta circa 400". E' proprio qui la casa di via Giorgio Vigolo che nel 2009 Marra acquistò a prezzo di favore proprio da Scarpellini, oggetto dell'ordinanza di arresto. Secondo l'ordinanza "è attualmente esistente un contenzioso tra il Comune di Roma e la Progetto 90 del gruppo Scarpellini in relazione ad alcuni casali che dovevano essere ceduti all'Amministrazione Capitolina completamente restaurati per destinarli ad un uso esclusivamente culturale e sanitario". 

E ancora un un accordo di programma per l'intervento "che inizialmente comprendeva una lottizzazione di 116 mila metri cubi, di cui 63 mila già realizzati e venduti alla Asl Rmd di Roma, costituiti in gran parte da uffici e dal Poliambulatorio. Un'altra quota è stata venduta alla Gs Supermercati per la costruzione di un centro commerciale. I restanti 53 mila metri cubi sono destinati alla realizzazione di 232 appartamenti". Un intervento in capo alla società del gruppo, Acilia 91 srl, che sorge nell'area di Casalbernocchi, tra la via del Mare e la Cristoforo Colombo. 

Non solo. Tra le preoccupazioni che, secondo gli investigatori, hanno spinto Scarpellini a rinnovare il legame con Marra, a distanza di sette anni da quella compravendita di immobili finita al centro delle indagini, anche l'esito della vicenda dei contratti di locazione di due immobili, uno a Largo Loria e l'altro in via delle Vergini, affittati per anni al Comune di Roma e disdetti nel 2013. Una scelta presa dalla precedente amministrazione Marino, oggetto di un contenzioso civile promosso dalla società di Scarpellini, dove i Cinque Stelle hanno però giocato un ruolo attivo. Si legge nell'ordinanza: "La rilevanza dell'appoggio di Marra e la sua importanza strategica per Scarpellini sono amplificate dall'ostilità mostrata in precedenza dal Movimento cinque stelle nei confronti del predetto (Scarpellini, ndr)". Le "mutate condizioni politiche", la ricostruzione, hanno quindi reso Marra, nel frattempo divenuto uomo fidato della sindaca Raggi, "un significativo e importante punto di riferimento". 

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