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Dall'ex scuola a Primavalle all'R5 di Tor Bella Monaca: da Roma tre progetti al bando del Mit sulla 'qualità dell'abitare'

Il terzo progetto riguarda un'ex caserma in via del Porto Fluviale. Il Campidoglio partecipa così al Programma innovativo nazionale per la qualità dell'Abitare del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili

L'ex scuola Don Calabria in via Cardinal Capranica a Primavalle. L'ex caserma di via del Porto Fluviale a Ostiense. Il comparto R5 a Tor Bella Monaca. Sono questi i tre progetti con i quali Roma Capitale partecipa al Programma innovativo nazionale per la qualità dell'Abitare del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. Il bando punta a realizzare progetti di forme innovative dell'abotare e senza consumo di suolo, secondo i principi adottati dall'Unione europea e il modello urbano della città intelligente inclusiva e sostenibile.

I tre progetti sono stati elaborati dal dipartimento Programmazione e Attuazione urbanistica, il dipartimento Patrimonio e Politiche abitative, in coordinamento con la Vice Direzione generale, i municipi territorialmente competenti e con il supporto tecnico scientifico della facoltà di Architettura dell'università La Sapienza, del dipartimento di progettazione dell'università di Roma Tre, del dipartimento di Giurisprudenza della Luiss Guido Carli e la supervisione del Green Building Council per la certificazione green e il controllo della qualità durante l’intero processo di progettazione e realizzazione degli interventi.

Per l'ex istituto Don Calabria è prevista la sostituzione edilizia con la demolizione della ex scuola per la realizzazione di un nuovo edificio residenziale. Un intervento che guarda alla rigenerazione di aree e spazi già costruiti, soprattutto ad alta tensione abitativa, incrementando la qualità ambientale e migliorando la resilienza ai cambiamenti climatici riducendo l’impronta a terra e sviluppando aree verdi e permeabili per l’uso comune. Il nuovo immobile sarà destinato prevalentemente a Edilizia Residenziale Pubblica, con parti minori di housing sociale e cohousing con l'obiettivo di puntare all'innovazione tipologica nella sua forma più ampia, dall’alloggio alla forma aggregativa nell’interazione tra spazi comuni e spazi privati.

Per quanto riguarda il progetto che coinvolge l'ex direzione Magazzini Commissariato di Via del Porto Fluviale, il programma riguarda il recupero e la trasformazione di un edificio di archeologia industriale vincolato, occupato dal 2003. L'obiettivo è di realizzare un edificio residenziale con un percorso partecipato, costruendo allo stesso tempo un modello di gestione con le associazioni del territorio per la gestione degli spazi comuni, della nuova corte pubblica e dei nuovi servizi che animeranno il piano terra.

Infine, il recupero del comparto R5 a Tor Bella Monaca con la ristrutturazione e l'adeguamento dell’edifico esistente favorendo rigenerazione del tessuto urbano e sociale del contesto in forte correlazione con altri progetti in corso. Il progetto riguarda il recupero della quota di proprietà di Roma Capitale all’interno del comparto R5 finalizzato al miglioramento delle prestazioni tecnologiche, energetiche ed ambientali dell’immobile con il contestuale ripensamento dell’offerta abitativa coerentemente con le trasformazioni dei nuclei familiari avvenute negli ultimi anni con particolare importanza ad aumentare la dotazione di nuovi servizi capaci di accrescere e rinnovare il senso di comunità e divenire occasioni per lo sviluppo di occupazione.

"Smart City significa trasformare le città in modo innovativo, garantendo e rinnovando il forte senso di comunità e di appartenenza", dichiara la Sindaca di Roma Virginia Raggi. "Questi sono gli obiettivi che i progetti presentati da Roma Capitale vogliono raggiungere a partire dal tessuto urbano esistente, evitando nuovo consumo di suolo. Progetti per affrontare una questione delicata che coinvolge tantissime famiglie: il disagio abitativo. E per farlo abbiamo proposto soluzioni strutturate e non emergenziali, che valorizzano i processi di integrazione sociale anche attraverso soluzioni innovative".

Ha aggiunto l'assessora alle Politiche abitative e Patrimonio, Valentina Vivarelli: "Programmare e investire in interventi di rigenerazione urbana per un nuovo modello di città. E’ la vera sfida del presente per dare risposte concrete, innovative e sostenibili al problema casa. Per recuperare aree ed edifici in varie zone cittadine, valorizzando l’esistente, nel rispetto del principio del consumo di suolo zero, rimodulandolo con la realizzazione di nuove costruzioni di alta qualità edilizia e innovativi standard energetici e ambientali e sviluppando nuove forme di socialità per l’autonomia abitativa. Come all’ex istituto Don Calabria in via Cardinal Capranica che prevede il recupero dell’area, ora dismessa e in stato di degrado, e la realizzazione di nuovi alloggi da destinare prevalentemente a edilizia residenziale pubblica e in parte a housing sociale".
 
"Il diritto all'abitare è il diritto alla città e questa amministrazione sta mettendo in campo soluzioni complesse e diversificate", commenta l'assessore all'Urbanistica, Luca Montuori. "Abbiamo per questo scelto tre interventi diversi, simbolici, che tracciano tre possibili indirizzi per recuperare il patrimonio e offrire case e servizi, tre modalità di intervento ripetibili che raccontano l’impegno che il pubblico deve dedicare a un tema che ormai da anni non è più parte dell’agenda politica e che invece deve essere uno dei pilastri dell’azione per le città del futuro, per i diritti delle persone, per la sostenibilità ambientale e sociale dello sviluppo urbano. In tutti gli interventi vengono individuati nuovi modelli abitativi e servizi ai cittadini immaginati come strumenti di rigenerazione, di coinvolgimento di associazioni del territorio per la gestione partecipata degli spazi e la costruzione di nuove reti sociali che collaborino per la costruzione di nuove forme di welfare. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato a questi progetti con passione tra cui un forte impegno degli uffici, dei Municipi e delle università coinvolte".

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