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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Ama, sindacati contro la privatizzazione: "Marino ha tradito gli accordi"

I sindacati annunciano una manifestazione per lunedì 14 settembre in Campidoglio: "Senza risposte andiamo verso lo sciopero generale" scrivono in una nota Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel. Usb: "Questa giunta non è affidabile"

Non è piaciuta l'apertura ai privati annunciata dal sindaco Ignazio Marino per il servizio di spazzamento delle strade cittadine, oggi gestito da Ama. Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel hanno annunciato per lunedì 14 settembre, una manifestazione in Campidoglio con "l'interruzione delle relazioni sindacali" con l'azienda. "Senza risposte" il rischio è che si arrivi allo "sciopero generale". Scrivono in una nota: "Sarà il Sindaco a decidere se sottoporre la città all'ennesimo scontro o se fare marcia indietro per agevolare il percorso di rilancio già avviato". 

"Con l'annuncio dell'imminente privatizzazione del servizio di igiene urbana della Capitale il Sindaco Ignazio Marino tradisce se stesso, disattendendo gli impegni presi in campagna elettorale, e smentisce quanto sostenuto dalla stessa azienda nel verbale sottoscritto con i sindacati lo scorso 8 agosto per rilanciare il servizio fornito dalla prima azienda pubblica del Paese" scrivono i sindacati. "Con serietà in questi anni abbiamo denunciato le inefficienze e fatto accordi per migliorare i servizi, implementare la differenziata e ridurre i costi". I sindacati puntano il dito verso il sindaco che "ha risposto troppo spesso con attacchi ai lavoratori e minacce di privatizzazioni salvifiche, dimenticando come sia stato anche questo approccio semplicistico nel ricorso ai privati ad aver permesso le infiltrazioni di mafia capitale".

IL VIDEO - "Quando Marino sosteneva il servizio pubblico"

Insorge anche l'Unione sindacale di base: “Le dichiarazioni del sindaco Marino sulla privatizzazione sono la dimostrazione che questa Giunta non è affidabile negli impegni che assume e che il vero progetto da cui è guidata è quello di vendere ai privati le aziende di interesse collettivo” dichiara Teresa Pascucci, dell’Esecutivo Confederale USB Roma. “I pesanti sacrifici che si stanno chiedendo ai lavoratori, come per esempio sul lavoro domenicale, li si vuole far passare mettendo sul tavolo lo spauracchio della privatizzazione. Ma l’obiettivo vero non è solo quello di stroncare qualsiasi resistenza, ma soprattutto di rendere appetibile l’azienda, una volta che siano cambiate le condizioni di lavoro, per venderla in blocco o per singole funzioni”. Conclude la nota: "Marino dovrebbe risparmiarci le chiacchiere sulla concorrenza che farebbe bene al servizio guardando a cosa ha portato questa logica nel sistema dei trasporti, ovvero un peggioramento netto del servizio per i cittadini, un taglio drastico dei salari per gli autisti e condizioni di lavoro vergognose. Introdurre lo stesso sistema in AMA significa voler perseverare nell’errore e noi useremo tutti i mezzi per impedirglielo”.

Critiche arrivano anche dal capogruppo di Sel in Campidoglio, Gianluca Peciola: "Usciamo dall'epoca di Cerroni con grandi sforzi che hanno consentito di raggiungere il risultato della chiusura della discarica di Malagrotta. E' prioritario avviare interventi per il miglioramento del servizio di igiene urbana e per il potenziamento della raccolta differenziata in città. Tuttavia, troviamo incredibile che con quasi 8mila lavoratori di Ama si debba ricorrere all'ingresso dei privati nella gestione di questi servizi, come annunciato ieri dal Sindaco Marino. E' necessario aprire con urgenza un confronto con le rappresentanze sindacali che hanno annunciato una mobilitazione per i prossimi giorni". 
 

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