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Camion bar, svolta nel testo regionale: sì a spostamenti ma senza postazione di uguale valore

Tra le norme del testo unico sul commercio in discussione alla Pisana. Si dà pieni poteri agli enti locali nell'allontanamento dei camion bar da luoghi di pregio, senza l'obbligo di assicurare una postazione equivalente

Abolire il principio di equivalenza. Era il passo successivo dopo il Dl Cultura del governo Renzi, quello che le associazioni per il decoro urbano invocavano da tempo, e che oggi rientra nel testo unico sul commercio della Regione Lazio. I Comuni potranno spostare i camion bar dalle aree storiche e monumentali delle città, senza l'obbligo di assegnare agli esercenti ambulanti una zona di uguale valore. 

IL PRINCIPIO DI EQUIVALENZA - In altre parole, se il Campidoglio deciderà di allontanare un banco dal Colosseo non sarà più obbligato a metterlo in un'area che abbia lo stesso valore commerciale, come invece prevedeva una vecchia legge regionale dell'era Storace ancora in vigore. E che, come è facile intuire, impediva l'uscita dal perimetro del centro storico. 

La sua abolizione era stata inserita "anche nella proposta di legge regionale di conferimento di poteri a Roma Capitale, che dovrebbe essere varata nelle prossime settimane dal Consiglio regionale", come spiegato dall'assessore al Commercio di Roma Capitale, Marta Leonori. 

"Stiamo lavorando anche sulla base del decreto Franceschini su turismo e beni culturali - ha proseguito - e stiamo lavorando in modo molto serrato con il tavolo del decoro che in realtà, dopo aver fatto una ricognizione di tutte le autorizzazioni del Centro storico, verificherà anche la compatibilità con le aree monumentali e con le principali piazze. Ma questo è un lavoro che noi facciamo costantemente e in modo serrato. Poi ci saranno gli atti conseguenti".

Soddisfatta la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi. "Alcuni aspetti del testo unico sul commercio della Regione Lazio sono fondamentali per mantenere il decoro nel centro di Roma, come l'abolizione del principio di equivalenza, in base al quale per togliere una postazione mobile si deve trovare un'equivalente postazione di valore commerciale" dice in una nota. "L'abolizione di questa norma rappresenta un grande obiettivo che ci permette finalmente di allontanare camion bar e bancarelle dalle aree di pregio come il Colosseo e di salvaguardare i luoghi di grande valore storico e archeologico di Roma".

IL TESTO UNICO - La novità si inserisce appunto nel testo unico sul commercio in discussione alla Pisana, che è al momento è una bozza da discutere con le associazioni di categoria. Il provvedimento abroga sei leggi e riduce gli articoli da 300 a 124. Tra le novità, oltre all'abolizione del principio di equivalenza, il fondo rotativo da 3 milioni per le botteghe storiche, l'obbligo di creazione di presidi sanitari di primo soccorso nelle strutture e nei centri commerciali superiori a 10mila metri quadrati. 

E poi l'ampliamento del ricorso alla Scia (segnalazione certificata inizio attività), e l'uniformità del Suap (sportello unico delle attività produttive) attraverso una piattaforma unica telematica. Infine, il trasferimento ai Comuni di importanti funzioni su mercati, commercio su aree pubbliche e somministrazione. 

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