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Sanità, Usb e Clap in Regione Lazio: "Avviare una stagione di assunzioni e stabilizzazioni"

Lo sciopero generale che era stato indetto su scala nazionale per il 9 marzo è stato annullato

Presidio con conferenza stampa oggi pomeriggio davanti alla sede della giunta regionale del Lazio, a Garbatella, organizzato dall’Unione sindacale di base e da Clap (Camere del lavoro autono e precario) di Sanità pubblica e privata. Al centro soprattutto la stabilizzazione del personale esternalizzato e precario e un rafforzamento della sanità pubblica.

“Dopo dieci anni di commissariamento la situazione nel Lazio è allarmante”, le parole di Michela Flores di Usb Sanità Roma e Lazio. “Per questo chiediamo che si proceda immediatamente con assunzioni e stabilizzazioni del personale precario attingendo alla graduatoria delle 7mila persone ritenute idonee. Chiediamo inoltre che venga applicata e rispettata la legge 4 del 2017 che prevede un punteggio di anzianità nelle procedure concorsuali per i lavoratori esternalizzati”.

Oltre alla tematica territoriale la protesta portata avanti dai due sindacati ha un’orizzonte nazionale. “Usb chiederà un incontro il ministro della Sanità, Roberto Speranza”, continua Flores. “Vogliamo che il sistema sanitario torni ad essere gestito a livello nazionale e non più regionale togliendo potere anche alle aziende sanitarie”.

L’inziativa di oggi pomeriggio sarebbe dovuta essere un’assemblea presso la sala Tevere della Regione ma l’appuntamento è stato annullato a causa delle misure preventive a causa dell’epidemia di coronavirus. LUnione sindacale di base, sempre a causa del coronavirus, ha annullato anche lo sciopero generale inizialmente indetto per il 9 marzo. “Stiamo pensando di mantenere un presidio per quel giorno fuori dalla Regione”.  

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