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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Esquilino

Dall'Esquilino la sfida al decreto sicurezza, a piazza Vittorio decine di realtà: "Roma capitale umana"

L'appello è partito dall'Associazione genitori Di Donato

Uno strappo all’indifferenza. Un appello alla Roma solidale, antirazzista e multiculturale da parte di chi, da anni, promuove pratiche inclusive e solidali tra i bambini e le famiglie di uno dei quartieri di Roma “storicamente aperto a tutte le comunità” come l’Esquilino. L’Associazione genitori Scuola Di Donato si mobilita per esprimere tutto il suo dissenso nei confronti del decreto sicurezza e di “politiche sull’immigrazione basate sulla paura e sulla discriminazione” scrivono nell’appello a cui nelle ultime settimane hanno aderito decine di realtà e di singole persone. 

‘Roma capitale umana’ il titolo dell’appuntamento lanciato per domenica 17 febbraio alle ore 10 a piazza Vittorio, vero e proprio simbolo del quartiere multietnico. “Invitiamo le cittadine e i cittadini, le scuole aperte e solidali, le comunità di migranti di tutta Roma, le realtà del territorio che lavorano instancabilmente con loro per tutelarne i diritti, a incontrarci per un presidio rumoroso e colorato”. Un presidio, annunciato, fatto di spettacoli, musica, performance e interventi delle comunità migranti del quartiere. 

Una Roma che sperimenta da anni la forza dell’inclusione e dell’incontro e che non può restare in silenzio. “Alla luce degli ultimi avvenimenti sentiamo l’esigenza di far sentire che non ci riconosciamo in provvedimenti che rendono il nostro Paese inospitale, ignorano i diritti umani più basilari e costruiscono barriere, alimentando una paura che si trasforma in odio razzista” scrivono nell’appello tradotto in cinque lingue. “Non possiamo accettare la chiusura dei porti, non possiamo stare a guardare in silenzio mentre centinaia di persone ogni giorno rimangono in balia delle onde, destinati a una morte tremenda”. Nel mirino c’è soprattutto il decreto sicurezza del governo giallo-verde. “Vogliamo impegnarci a capirne gli effetti anche sui bambini e le famiglie della nostra comunità”. 

Non solo protesta. “La visione di base che abbiamo condiviso è il nostro essere una comunità educante del territorio dell’Esquilino, che crede nell’incontro e nell’inclusione di ogni singola persona che incontriamo, conosciamo e chiamiamo per nome, e in un’accoglienza che è fatta di risposte concrete ai bisogni primari, ma anche a proposte di formazione, lavoro, socialità in continuità con quanto portiamo avanti ormai da 15 anni”. Tra le proposte già messe sul piatto, oltre al presidio di domenica, incontri di approfondimento sul decreto alla ‘didattica dell’accoglienza’ da portare avanti durante l’orario scolastico fino ad arrivare al progetto di accoglienza diffusa ‘accogliamoli a casa nostra’. 

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