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Inquilini delle case popolari del Comune in presidio: "Niente manutenzione e caos per i censimenti"

L'assessora Vivarelli ha incontrato una delegazione: "Stiamo lavorando per risolvere i problemi"

Dai riscaldamenti non funzionanti all’assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria fino al mancato recapito degli affitti e del censimento 2018. Gli inquilini delle case popolari di proprietà del Comune di Roma, organizzati dal sindacato Asia Usb, hanno protestato questa mattina davanti alla sede dell’assessorato alle Politiche Abitative, a largo Giovanni da Verrazzano, a Garbatella.

“Siamo qui perché vogliamo portare all’attenzione dell’assessora Valentina Vivarelli che le case popolari cadono a pezzi e che servono investimenti”, la denuncia della sindacalista Maria Vittoria Molinari. “Non solo. La decisione di digitalizzare il censimento sta creando molta confusione e sta generando serie difficoltà a persone come anziani e disabili che non hanno un computer e una mail o che non riescono a spostarsi fisicamente alla sede di via Ostiense. Siamo qui perché crediamo che il Comune debba mettere la gente nelle condizioni di poter rispondere”. Infine i bollettini degli affitti: “Non arrivano più nella cassetta delle lettere così la gente è costretta a scaricarli o a recarsi di persona agli sportelli di AequaRoma dove non vengono consegnati i prospetti contabili e debitori cartacei creando notevoli disagi”.

Al presidio, che ha iniziato a formarsi intorno alle 10.30, hanno partecipato inquilini da diversi quartieri di case popolari comunali della città. In cima alla lista il problema dei riscaldamenti. A Torre Maura “dopo le proteste dei residenti, sono stati cambiati una caldaia e tre bruciatori. Eppure i problemi non sono finiti”, denuncia Angela Barone, presidente del Comitato inquilini Isveur di Torre Maura. “Nelle oltre cento case di via delle Alzavole i termosifoni sono accesi tutto il giorno ma non riscaldano. In via di Codirossoni, invece, restano accesi molte meno ore rispetto al previsto così che, soprattutto ai piani terra e negli ultimi piani, gli appartamenti sono molto freddi”. Anche a Guidonia, al quartiere Albuccione, sono al freddo. Un residente denuncia che “la caldaia è rotta dal gennaio del 2019 e, nonostante le segnalazioni e le promesse di manutenzione, nessuno è mai venuto ad aggiustarla”.

Da Fidene invece denunciano: “Siamo abbandonati a noi stessi”. Qui i riscaldamenti funzionano ma i residenti lamentano una “totale” assenza di manutenzione. “Per esempio il 24 febbraio scorso è caduto un grosso pino nel cortile. L’abbiamo tolto a nostre spese dopo un anno, nel gennaio 2020, perché sotto la fronda avevano nidificato i topi”. Non sono mancati manifestanti con le fotografie dei propri stabili stampate su grossi cartelli: terrazzi allagati, soffitti pieni di infiltrazioni, scale rotte. “Questa è la normalità nelle case del comune”. 

Nel corso della mattinata una delegazione ha incontrato l’assessora Vivarelli: “Questa mattina ho incontrato una delegazione di abitanti delle case popolari e di Asia Usb. Ho ascoltato le problematiche che mi hanno evidenziato, raccolto le loro segnalazioni e istanze, ribadendo il massimo impegno di tutta l’amministrazione", ha fatto sapere con una nota. “La manutenzione degli alloggi Erp è stata per troppo tempo trascurata, anzi è mancata del tutto fino al nostro arrivo. Negli ultimi due anni abbiamo investito oltre 4 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e questo è stato possibile grazie alla sottoscrizione dei contratti con le aziende. Una novità per Roma. Ma c’è ancora tanto da fare. Con l'assessore alle Infrastrutture Linda Meleo stiamo collaborando per risolvere le problematiche dei riscaldamenti negli edifici Erp. Intanto valutiamo soluzioni a vantaggio dei cittadini che non hanno visto erogato il servizio correttamente”.

Questo il commento di Molinari: “L’assessora ha riconosciuto l’importanze dei problemi che abbiamo esposto e si è impegnata a portare avanti una verifica sia per la questione del censimento, quindi con AequaRoma, sia per le manutenzioni, che a noi risultano ferme”, le parole della sindacalista. “Dopo questa fase però attendiamo azioni concrete perché molte situazioni non possono attendere e necessitano, per essere risolte, di un’assunzione di responsabilità. Abbiamo infine fatto presente la necessità di attivare soluzioni per l’emergenza abitativa. Asia Usb sta seguendo numerosi sfratti che resteranno senza risposta”. 
 

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