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Dalle scartoffie al digitale, il Comune riduce le tempistiche bibliche: ora le pratiche edilizie sono più veloci

Un anno e mezzo fa ci voleva fino a un anno per un accesso agli atti. Veloccia: "Ora siamo rientrati nei termini di legge"

Da un anno a massimo 40 giorni, comunque nei termini di legge. Tanto si è ridotta la tempistica necessaria a cittadini e professionisti, per avere riscontro di una richiesta di accesso agli atti e ottenere un appuntamento per visionare il documento custodito nell'archivio progetti edilizi. Negli ultimi mesi il dipartimento urbanistica e l'assessorato hanno lavorato anche su questo fronte, dopo le denunce dell'ordine degli architetti che un anno e mezzo fa si appellava all'amministrazione appena insediatasi per velocizzare le pratiche.

Come raccontavamo a ottobre 2021, infatti, Roma "vanta" una quantità di documenti folle: 160.000 in totale (almeno a quel tempo), che se messi in fila uno dietro l'altro coprirebbero 50 km di strada. Questa mole di scartoffie, insieme allo spostamento dell'archivio dei fascicoli dovuto al cambio di ditta avvenuto nell'estate del 2021, rendeva quasi impossibile per chiunque sbrigare le pratiche in tempi umani. 

"Grazie all’enorme lavoro fatto in questi mesi abbiamo riportato alla normalità una situazione ingiusta e insostenibile - commenta l'assessore all'urbanistica, Maurizio Veloccia - . Quando ci siamo insediati tra la richiesta, la ricerca del fascicolo e la possibilità di prendere un appuntamento per visionarlo, passavano tra gli 8 mesi e un anno così come denunciato più volte da professionisti e cittadini. Oggi riusciamo a fornire riscontro al 90% delle richieste di accesso agli atti nei termini di legge, con appuntamenti per visionare il progetto che possono essere fissati telematicamente entro circa 15 giorni". 

Gli strumenti che hanno reso questa contrazione delle tempistiche sono la digitalizzazione e la metadatazione dei fascicoli (5 milioni di pagine) oltre al miglioramento delle procedure per l'accesso agli atti. "Sono in arrivo nuovi investimenti per la gestione informatizzata di affrancazioni e trasformazioni con il nuovo Sistema SIAT - ricorda Veloccia - entrato in funzione a gennaio 2023, e per la reingegnerizzazione dei condoni edilizi con una nuova Piattaforma per la gestione digitalizzata delle istanze in corso di implementazione, in sostituzione del 'vecchio' SICER. Continuiamo a investire nell’ammodernamento ed efficientamento per agevolare la fruizione della documentazione da parte dei cittadini, della comunità professionale e di altri enti e amministrazioni. Il rilancio e la 'rigenerazione' di una città passano sicuramente dai grandi progetti strategici, ma anche dal dare risposte alla quotidianità rimettendo in moto la macchina amministrativa per assicurare servizi pubblici efficienti e, di conseguenza, attirare investimenti". 

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