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Più poteri per Roma, cresce il pressing sulla sindaca Raggi: "Ora tavolo per riforma che faccia ripartire la città"

In calendario per domani la discussione della mozione ex art.58 del presidente dell'Assemblea Marcello De Vito

Accelerare sul tavolo di confronto per la riforma dei poteri di Roma. A chiederlo alla sindaca Virginia Raggi il presidente dell'Assemblea capitolina Marcello De Vito, con una mozione sottoscritta anche dal capogruppo M5s Giuliano Pacetti e dai rappresentanti delle forze di opposizione. Domani, martedì 12 gennaio, la seduta di Consiglio comunale con in calendario la discussione del provvedimento. È previsto anche un intervento della stessa prima cittadina. 

"Una mozione che ho fortemente voluto per sollecitare l'avvio di un percorso necessario su temi che la nostra città sarà chiamata ad affrontare a medio e lungo termine: Recovery Fund, Giubileo 2025, Expo 2030. Roma non potrà farsi trovare impreparata" spiega De Vito. "È necessario che la Capitale sia posta nelle condizioni di attuare politiche in grado di renderla competitiva a livello internazionale favorendo investimenti per la realizzazione di una città capace di offrire servizi, infrastrutture, semplificazione amministrativa e sviluppo di nuove imprese".

Da qui la richiesta tramite un atto da votare in aula. "L'assemblea invita la sindaca e la giunta ad avviare, di intesa e con il coinvolgimento del Presidente della conferenza dei capigruppo e dei presenti delle forze politiche che la compongono, un tavolo istituzionale sulla riforma dei poteri, delle risorse e delle funzioni di Roma Capitale". Un invito ad accelerare su una proposta che aveva già annunciato a fine anno la stessa Raggi. 

"È indispensabile e urgente aprire un tavolo strategico su Roma, che veda coinvolte le forze politiche e sociali" della città, "pronte a impegnarsi congiuntamente" per "affrontare il tema dei poteri per Roma Capitale" scriveva la sindaca grillina. Pur riconoscendo che "due Ordini del giorno sono stati approvati in Parlamento, con larga condivisione, hanno impegnato il governo ad affrontare il tema dei poteri per Roma Capitale", la sindaca ricordava come "nel 2020 non ci siano stati provvedimenti speciali per Roma, per quanto fossero stati richiesti e presentati come necessari, nè la Legge di Bilancio ha visto al suo interno precisi impegni a favore della Capitale del Paese". Una critica a viso aperto diretta al governo Conte, e quindi allo stesso M5s.

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