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Rifiuti, raccolta porta a porta nel caos: "Qui non ritirano da 15 giorni"

Pesanti criticità in particolare nel IX municipio. E intoppi anche nel quadrante ovest sulla raccolta stradale

Ci sono quartieri come il Torrino-Mezzocammino dove l'umido non viene ritirato da due, tre settimane. Le immagini inviate alla redazione sono impressionanti. Montagne di rifiuti accumulate nei cortili e negli androni dei palazzi del quartiere. "Con il caldo la situazione sta diventando insopportabile" raccontano i cittadini di via Bonelli, via Giolitti, via Cascella, largo Buzzelli. Ma non è solo il IX municipio ad arrancare sul fronte rifiuti e in special modo su quello del porta a porta. 

Caos porta a porta

La raccolta domiciliare è in crisi in più quadranti della città. La ragione? Un mix di fattori figli dell'instabilità, ormai cronica, dell'intero sistema. C'è il personale, che manca. "I lavoratori parzialmente idonei non possono sollevare i bidoni piccoli, possono solo guidare, e allora il secondo operatore fa tutto da solo, in più tempo" spiegano dall'associazione Lila, che raggruppa lavoratori interni ad Ama. Poi c'è la questione mezzi. Gli squaletti non bastano a fare tutti i giri. In parte, a quanto ricostruito da RomaToday, si trovano guasti in officina, in parte vengono utilizzati per la raccolta stradale laddove ci sono urgenze, togliendoli al porta a porta.

Caos rifiuti tra porta a porta e raccolta stradale

Cassonetti pieni

Già, perché a macchia di leopardo la raccolta stradale non va poi così meglio. Vedi i cassonetti del quadrante ovest, tra Monteverde e Colli Portuensi i secchioni strabordano e i sacchetti finiscono sui marciapiedi, con le foto che fanno il giro dei social tra i commenti di residenti infuriati: "Cambiano i sindaci ma qui non cambia nulla". Via Falconieri, via Virginia Agnelli, via Dante de Blasi. Microdiscariche a cielo aperto. Scatti di strade piene di rifiuti vengono inviati dai lettori anche dal quadrante est della città, in particolare da Cinecittà.

Un ciclo di smaltimento quello romano, al momento incentrato quasi totalmente sul trasferimento dei rifiuti fuori dal Lazio, continuamente in balia del singolo guasto che manda in tilt l'intera filiera. Con i privati che spendono sempre di più per trasportarli fuori dal territorio. A proposito ricordiamo che la Regione ha da poco riconosciuto extracosti alla E.Giovi, proprietaria del tmb di Malagrotta, per circa 10 milioni di euro l'anno in più.  

La perenne fragilità del sistema

Lo scorso weekend è bastato il guasto a una pressa nel sito di trasferenza di Ama a Ponte Malnome a far accumulare nei giorni successivi i sacchetti in strada. Mentre scriviamo, nell'impianto di Rocca Cencia stanno facendo dei lavori di messa in sicurezza, e non si sta scaricando l'indifferenziata. Il rischio? Un'immediata ripercussione a catena sulla raccolta. "Si viaggia sul filo del rasoio - commentano da Lila - è un sistema precario e fragile che oltre a procurare disservizi determina un aumento dei costi perché tutto quello che va in terra quando i cassonetti sono pieni si trasforma in indifferenziata, dalla carta alla plastica".
 

Per inviare video, foto e segnalazioni dei disservizi il numero whatsapp 345 1709348

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