Udc - Polverini: ancora fumata nera sull'accordo per la Giunta

Ancora nessun accordo tra il presidente della Regione, Renata Polverini, e le forze di centro. Ieri, però, c'è stata un'importante apertura da partedell'Udc, dopo la telefonata intercorsa tra la governatrice del Lazio e il segretario, Lorenzo Cesa. Pare, dunque, che sia diventata ormai questione di giorni per sbloccare l'impasse ed arrivare alla formazione definitiva della Giunta.

La conversazione tra Polverini e Cesa, secondo alcune fonti centrsite, sarebbe stata cordiale: i due hanno convenuto sul fatto che non si terranno vertici finché la presidente non sarà pronta a definire altri aspetti di giunta. Sempre da quanto si apprende, in questo momento i centristi riterrebbero più urgente per i cittadini del Lazio sapere come la governatrice si comporterà in merito alle scelte e agli eventuali tagli della sanità piuttosto che sulle questioni relative ai nuovi assessori. Le parti si risentiranno presto per chiudere la partita.

Il presidente si prepara per fare posto ai due assessori Udc che, allo stato, dovrebbero essere due uomini, per rispettare le quote rosa dovrebbe rimuoverne altrettanti, affrontandone però le prevedibili riluttanze. I nomi che circolano sono quelli degli assessori che già siedono in Consiglio, e a cui potrebbe essere chiesto di rinunciare al doppio incarico: il responsabile dell'Agricoltura Francesco Battistoni (ex FI, viterbese) e quello alla Cultura e scuola Antonio Cicchetti (ex An, reatino).

Ma anche più di loro, riferiscono fonti del centrodestra, a non avere intenzione di dimettersi sarebbe Fabio Armeni, che pur mantenendo una delega forte (oggi ha l'Urbanistica) sarebbe costretto a lasciare la vicepresidenza della giunta, a cui punta il centrista Luciano Ciocchetti, uno dei "papabili" insieme con l'attuale capogruppo alla Pisana, il pontino Aldo Forte (ma circola anche il nome del ciociaro Fabio Forte, che ha sfiorato il seggio con i suoi oltre 9 mila voti).

Oggi, comunque, Renata Polverini incontrerà i suoi assessori in giunta, decisa a trovare a breve una soluzione per proseguire e chiudere la trattativa con i cattolici. I quali però affermano oggi di ritenere più importante, nell'interesse dei cittadini, sapere quali saranno le scelte della presidente in materia di sanità che quelle sulla sua squadra di governo.