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Date Festival del Film: polemiche tra Roma e Torino

Ennesima briga in relazione ai due festival cinematografici. Il ministro Ornaghi e Fassino criticano la sovrapposizione delle giornate. Rispondono Alemanno ed il presidente Ferrari: "Continuare con le polemiche non serve a nessuno, piuttosto lavoriamo per il futuro"

Senza pace. Continuano le polemiche riguardanti il Festival Internazionale 2012 del film di Roma. Discussioni che in queste ore hanno riguardato la sovrapposizione delle date tra il Festival romano e quello di Torino. Date dell'appuntamento in relazione alle quali il ministro ai Beni Culturali Lorenzo Ornaghi ed il sindaco del capoluogo piemontese Piero Fassino stanno storcendo la bocca e che hanno trovato la risposta del sindaco Gianni Alemanno: "Mi dispiace per queste dichiarazioni, non tanto del ministro Ornaghi, quanto del sindaco Fassino. Non c'é stato nessun gesto di arroganza o di ostinazione. La realtà - ha proseguito il primo cittadino - è che l'alternativa in cui si è trovato il vertice del Festival era quella di confermare la data o rinunciare all'organizzazione dell'evento. Questo deriva dal fatto che l'opposizione della sinistra, portata avanti contro il Festival, ha paralizzato ogni decisione per mesi e mesi. Soltanto in questa settimana si è potuto formalizzare il vertice e partire con l'organizzazione del Festival. Sono convinto che i due festival siano compatibili e chiedo che le polemiche cessino. Rivolgo comunque - ha concluso Alemanno - un apprezzamento al ministro per lo sforzo che ha fatto per risolvere il conflitto tra i due festival. Ci auguriamo che questo non accada più nel 2013".

MICCOLI VS ALEMANNO - Atteggiamento del Primo Cittadino poco gradito dal segretario del Pd capitolino Marco Miccoli che getta benzina sul fuoco: "L'arroganza di Alemanno sta portando la Festa del Cinema in un baratro e a litigare con tutti. Oggi è la volta del ministro Ornaghi che, a chiare note, fa capire di non essere stato d'accordo, giustamente, sul diktat che ha portato la Festa di Roma a sovrapporsi con quella di Torino. E' evidente che ora il ministro dei Beni culturali e tutte le aziende pubbliche non potranno più sostenere, in maniera diretta o indiretta, il Festival di Roma che si mette in lite con la manifestazione di Torino e l'intero mondo del cinema. Speriamo che ora Alemanno - conclude - non voglia scaricare questo nuovo deficit, che inevitabilmente si creerà alla Festa del Cinema della Capitale, sui romani. Alle manie di grandezza di Muller le tasche dei romani hanno già dato".

LETTERA DI FERRARI AL MINISTRO - Polemiche a distanza che hanno portato anche alla presa di posizione del presidente del Festival di Roma Paolo Ferrari: "Lunedì scriverò al ministro per i Beni Culturali Lorenzo Ornaghi per chiarire nel dettaglio il perché il Festival di Roma 2012 si può fare solo nelle date 9-17 novembre. Da parte nostra non c'é stata onestamente alcuna arroganza: visti i tempi e l'iter particolarmente lungo e difficile che ha portato il Cda ad esprimersi definitivamente soltanto pochi giorni fa non c'erano alternative. Arrivati ad oggi, quando le date sono ormai stabilite, continuare con le polemiche non serve a nessuno, piuttosto lavoriamo per il futuro. Da parte nostra - dice ancora all'ANSA Ferrari - c'é la disponibilità a lavorare per il futuro. Come avevo già detto nell'incontro della scorsa settimana, presente il direttore generale per il cinema Borrelli, ci si può riunire con i festival più importanti italiani per una linea comune e un coordinamento".

NESSUNA ALTERNATIVA - Ferrari, dispiaciuto per le frasi del ministro Ornaghi da Torino, ribadisce ancora una volta che "alle date 9-17 non c'erano alternative sia per i tempi in cui si sono decise, sia perché contiamo di rafforzare molto il mercato cinematografico durante il Festival di Roma e anticipare le date significava praticamente sovrapporci con l'appuntamento mondiale importante dell'American Film Market. Conto - aggiunge - di spiegare nel dettaglio tutto in una lettera lunedì per far capire il nostro progetto". Paolo Ferrari ribadisce di essere piemontese e di aver dato tanti film importanti al Festival di Torino da presidente della Warner Bros Italia, a cominciare da Gran Torino di Eastwood: "non ho nulla contro il Festival di Torino, anzi. Quando ci siamo incontrati con Gianni Amelio e Ugo Nespolo io e Muller avevamo spiegato con la massima umiltà il problema delle date: anticipare o posticipare significava una debacle completa, far precipitare nel burrone l'edizione 2012. Pensiamo - ha concluso - a far bene quest'anno così e per il 2013 ribadisco la disponibilità". (Fonte Ansa)

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