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Un abete di 30 metri a piazza Venezia: polemiche per il Natale

Altri quattro alberi di Natale previsti al Colosseo, Pincio, Campidoglio e Vaticano. Contraria la Cirinnà: "Condannati a morte"

Si avvicina il Natale e Roma Capitale prepara agli addobbi natalizi. Sono cominciate stamattina le opere di allestimento degli alberi delle festività  che secondo tradizione abbelliranno i luoghi simbolo della Capitale: piazza Venezia, Colosseo, Pincio e Campidoglio. Il più alto dei 4, un abete di 30 metri di altezza, decorerà i giardini di piazza Venezia grazie a una donazione del comune di Andalo, cittadina dell'altopiano trentino che ha regalato alla Capitale anche gli abeti del Pincio e del Campidoglio. Dal sud, invece, arriva l'abete del Colosseo. Pescopennataro, paese in provincia di Isernia noto per la coltivazione di alberi di Natale, ha donato alla Capitale un esemplare alto 22 metri e alla Città del Vaticano l'abete bianco che decorerà piazza San Pietro dopo il 5 dicembre prossimo.

LED A RISPARMIO - Novità anche per le luminarie che faranno scintillare gli alberi di Natale fino al giorno della Befana. Roma Capitale ha previsto addobbi all'insegna del risparmio energetico sostituendo le tradizionali lucine elettriche con fiaccole a led. L'albero di piazza Venezia si colorerà di luci nel tardo pomeriggio di sabato 8 dicembre in contemporanea con quello allestito nella piazza centrale di Andalo. L'accensione delle fiaccole avrà luogo dopo la tradizionale cerimonia per la deposizione della ghirlanda di fiori nel punto più alto della colonna dell'Immacolata in piazza Mignanelli, alla presenza di Papa Benedetto XVI, del sindaco Alemanno e delle delegazioni delle municipalità di Roma e di Andalo.

ALBERI ALLA NATURA - Nota del Campidoglio che comunica che "dopo le feste gli alberi di Natale saranno restituiti alla natura, trasformati in compost di qualità grazie alla certificazione Fsc (Forest Stewardship Council) che garantisce la salvaguardia dell'ambiente, attestando che gli abeti provengono dalla normale attività di diradamento forestale operata per favorire lo sviluppo dei boschi". L'Assessorato capitolino all'ambiente consiglia ai cittadini di addobbare un albero acquistato in vivaio scelto fra quelli dotati di zolla in vaso; dopo le feste, dal 7 al 19 gennaio 2013, potrà essere lasciato in uno dei 13 centri di raccolta Ama o nei 200 punti mobili di raccolta gratuita Riciclacasa. Gli alberi ancora vitali saranno ripiantati dal Corpo forestale dello Stato in parchi, giardini o aree prescelte, come l'ex vivaio forestale di Arcinazzo Romano. Le piante non più vitali, invece, verranno trasformate in fertilizzante ecologico con cui si potranno concimare piante in vaso o da giardino

ALBERI CONDANNATI - Di parere diametralmente opposto la consigliera Pd al Comune di Roma Monica Cirinnà: "Il comune posizionerà ben 4 alberi di Natale in altrettanti luoghi della città, mentre il Vaticano quello di piazza San Pietro. Sono i più belli,  alti 22 metri circa, provengono dai boschi del Molise. Sono gli alberi di Natale che al prezzo della loro lunga vita addobberanno  Roma durante le prossime festività, finendo poi in discarica.  Ogni anno questa strage di alberi più o meno grandi e alti, più o meno costosi . Penso sia venuta l'ora di dire basta, basta violenza contro la natura, basta spreco di denaro pubblico, basta cattivi  esempi. L'amministrazione può e deve dotarsi di alberi finti che riutilizzerà ogni anno, risparmiando così molto denaro e dando un segnale di rispetto per l'ambiente, nella speranza che molti cittadini facciano altrettanto".

OPERAZIONE RECUPERO - Destino degli alberi condannato da amministrazioni insensibili: "Non basta più l'operazione di recupero degli alberi dopo le feste, che il servizio giardini raccoglie e ripianta nel verde urbano. Gli abeti zollati, e quindi recuperabili sono pochissimi, la maggior parte sono troncati,  come i maestosi alberi arrivati dal Molise, condannati a morte da amministrazioni insensibili e irrispettose della natura.  Dopo aver vissuto per decenni nei boschi incontaminati - conclude Cirinnà - parlando con il vento e giocando con gli uccelli,  moriranno lentamente coperti di fili elettrici, assaliti da smog e polveri sottili, a causa dell'arroganza antropocentrica, la stessa che in queste prossime festività  porterà sulle tavole imbandite milioni di animali sacrificati alla golosità . Ci può essere un Natale diverso: proviamo a far pace con la natura e gli animali ".

FONDI DI CAPODANNO - Critiche sui fondi per le festività arrivano invece anche dai consiglieri Pd Massimiliano Valeriani e Marco Palumbo: "Le strade sconnesse e disastrate sono la croce dei romani, un pericolo e un biglietto da visita orrendo per questa città. In questi anni non è stata messa una ‘toppa’ ne' alle buche, tanto meno alle promesse mancate di Alemanno in tema di viabilità. In questo assestamento di bilancio troviamo fondi per luminarie, feste, addirittura 900mila euro per il Capodanno. Una beffa per i cittadini romani che hanno ben poco da festeggiare viste le tasse che questa amministrazione ha contribuito ad aumentare. Tra le luci costose, ecco apparire qualche fondo per le strade-gruviera di Roma; naturalmente soprattutto per le somme urgenze. Una mossa pre-elettorale che non spiega perché in questi anni le strade non abbiano visto miglioramenti. L’assessore Ghera farebbe meglio a nascondersi per la vergogna. Magari potrebbe trovare riparo dentro una delle tante voragini”.

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