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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Rifiuti, su Muraro è bufera: "Raggi riferisca in Aula sull'assessore ex consulente"

Attacchi dagli esponenti dell'opposizione per il ruolo di super consulente ricoperto da Muraro proprio per gli impianti di Tmb oggetto di indagine. Il Pd: "Valuti dimissioni"

Non è indagata nell'inchiesta aperta dalla Procura, ma quel ruolo da super consulente dell'azienda ricoperto per dodici anni ne sta mettendo a dura prova la poltrona, la più "bollente" che c'è in Campidoglio. Da settimane sotto i riflettori data la condizioni disastrosa dei rifiuti in città, l'assessore all'Ambiente, Paola Muraro, è nel bel mezzo di una bufera. Prima lo scontro diretto con il presidente dimissionario (lascerà il 4 agosto) di Ama, ora le indagini a tappeto sugli impianti di trattamento dei rifiuti, i Tmb, Rocca Cencia e Salaria. 

Il pm Alberto Galanti, già titolare di diverse indagini sul sistema rifiuti della Capitale, ipotizza mancanze nel funzionamento delle due strutture. Avrebbero trattato per anni "una quantità di tal quale inferiore rispetto a quanto stabilito dal contratto di servizio". E gli stessi cdr (combustibile da rifiuti) e fos (frazione organica stabilizzata) fuoriusciti dagli impianti non avrebbero rispetto quanto previsto dalla normativa. L'assessore Muraro, lo ripetiamo, non è iscritta nel registro degli indagati, dove al momento ci sarebbero solo dei funzionari dell'Ama. Ma la sua posizione, per molti, è un punto interrogativo che aspetta una risposta, se non dalla magistratura, almeno dalla sindaca Raggi. 

La titolare all'Ambiente ha infatti ricoperto dal 2004 un ruolo di consulenza per la municipalizzata dei rifiuti romana, come controllore di qualità proprio di quegli impianti oggi finiti sotto i riflettori di piazzale Clodio, pagata oltre un milioni di euro nei dodici anni di incarico. Lei si difende da giorni: "Ero consulente di parte e ho fatto risparmiare al Comune 900 milioni di euro nel lodo arbitrale con il Colari. Ama mi ha usato come consulente. La mia responsabilità è questa? Aver fatto risparmiare soldi... Io sono dalla parte giusta e dalla parte nostra abbiamo i cittadini". Poi annuncia l'arrivo di nuove carte che lei stessa consegnerà in Procura. "Se non mi ero accorta che qualcosa non andava? Io me ne sono accorta e ho un mio dossier che tirerò fuori nel momento in cui me lo chiederanno". E ancora: "Il mio rapporto era con gli amministratori di Ama che si sono succeduti nel tempo, quello che fa un consulente è consigliare, poi se l'azienda fa orecchie da mercante io non posso fare altro che dimostrare che quel che non andava l'ho scritto, anche via posta elettronica, quindi è tracciato". 

LA POLEMICA - Le dichiarazioni dell'assessore non bastano però a placare gli animi. L'opposizione, dal Pd a Fratelli d'Italia, attacca. "La sindaca Raggi venga lunedì in Aula Giulio Cesare a riferire sull'assessore Muraro. I Cinque Stelle mettano in pratica la trasparenza che finora hanno solo predicato". A chiederlo è la capogruppo del Pd in Assemblea Capitolina, Michela Di Biase, che ha presentato un'interrogazione alla sindaca per chiedere chiarimenti su "quale ruolo ha avuto l'assessore Muraro, prima di assumere l'incarico di giunta, rispetto ad Ama, quali compensi abbia percepito dall'azienda e se abbia avuto incarichi professionali di qualsivoglia natura, con altre aziende pubbliche o private del settore gestione rifiuti". E, ancora, "se esista e quale sia il contenuto di questo 'dossier' che l'assessore Muraro, con linguaggio criptico, ha minacciato di rendere pubblico".

"I quotidiani ci dicono che la assessora Muraro ai rifiuti ha ricevuto in passato oltre un milione per consulenze all'Ama. È evidente quindi che è necessario capire quali legami lei abbia con la gestione passata dei rifiuti nella capitale. Emergono conflitti d'interessi, consulenze milionarie, intrecci opachi" dichiara in una nota il senatore del Pd, Raffaele Ranucci. E ancora dal parlamento commenta anche Stella Bianchi, deputata del Pd e componente della Commissione di inchiesta sui rifiuti. "Un solido passato da consulente per oltre un milione di euro con l'Ama di Alemanno e Panzironi per Paola Muraro, una dei soli quattro assessori indicati dalla Raggi prima del voto. Il nuovo che doveva partire ha legami forti con il passato peggiore e nessun piano per ripulire Roma sempre più sommersa dai rifiuti". 

Anche Stefano Fassina, ex candidato sindaco di Sinistra x Roma, non le manda a dire: "A Roma, il quadro politico e amministrativo del ciclo dei rifiuti si fa ogni giorno più inquietante, mentre la città ritorna in drammatica sofferenza e i protagonisti del disastro e della malagestione, come Cerroni, si ripropongono in veste di salvatori della patria in un fiume di interviste". E "l'assessora Muraro, senza timore del ridicolo, attacca la gestione partitica dell'Ama dalla quale per 12 anni ha ricevuto consulenze milionarie". 

Attacchi arrivano anche dal centro destra. Così la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni."La Muraro è stata consulente esterna di Ama per 12 anni incassando più di un milione di euro, 115 mila euro di consulenze nel solo 2015. Nominata e strapagata solo perchè è bravissima? Ma queste municipalizzate romane non sono dei carrozzoni dove vengono stipati parenti, amici e raccomandati? È in questo modo che il Movimento 5 Stelle intende segnare la discontinuità con la mala gestione del passato?" scrive su Facebook l'ex candidata sindaco. 

E così Francesco Giro, senatore di Forza Italia: "Sul caos rifiuti la sindaca Raggi è già in tilt. Per molto meno l'ex sindaco Marino venne crocefisso. Farebbe bene a dimettersi subito e a chiarire la sua posizione in procura. Non può esercitare pressioni sul management di Ama con blitz assolutamente spropositati e inopportuni, usare la leva mediatica tutti i giorni addirittura vantandosene e agitare lo spauracchio dei dossier abusando del suo ruolo di assessore".

LA REPLICA - Pronta via social la replica di vari esponenti del Movimento, che intorno a Muraro fanno quadrato. Così Paolo Ferrara: "Gli attacchi del Partito democratico sono una medaglia al valore e dimostrano che sui rifiuti abbiamo scoperchiato il vaso di Pandora. Noi tiriamo dritti senza farci intimorire da chi ha distrutto Roma. La città è con noi. I partiti hanno politicizzato e affossato Ama senza alcuna vergogna. Per la prima volta c'è forza politica che sta responsabilizzando chi non ha mai pagato. Noi ci mettiamo la faccia. Grazie a loro hanno sempre pagato i romani, ora paghi chi ha sbagliato".

Rincara anche Marcello De Vito, presidente dell'aula Giulio Cesare. "Quello che vuole fare il 5 stelle è rimettere in moto Ama e introdurre un'amministrazione che sappia gestire in modo trasparente e produttivo, perché sappiamo che Ama ha le potenzialità per ripulire la città". E la sindaca Raggi? "Non sono preoccupata (delle inchieste, ndr) sapevamo che ci avrebbero attaccato" ha dichiarato. E sull'ipotesi che l'assessore possa essere indagata, ha taglia corto: "Non vorrei rispondere a supposizioni, se e quando ci sarà qualcosa da dichiarare allora dichiarerò".

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