Rifiuti: la Regione stanzia 140 milioni per 4 anni
Duello a distanza tra Alemanno e Marrazzo. Il sindaco: “non ci ha fatto piacere chiedere la proroga per Malagrotta, ma il piano è inadeguato”. Il governatore: “se così fosse Roma sarebbe già piena di rifiuti”
Redazione
17 dicembre 2008 11:19
Nel giorno dell'approvazione del documento di programmazione economico finanziaria 2009 – 2011, si riaccende la polemica sul piano rifiuti, con un botta e risposta serrato tra il sindaco Alemanno e il presidente della Regione Piero Marrazzo.
La regione ieri ha approvato il documento di programmazione economico-finanziaria 2009-2011, premessa alla discussione della Finanziaria e del Bilancio di previsione 2009. Il Dpefr detta le linee strategiche delle politiche economiche regionali per il prossimo triennio e grossa attenzione è posta alle tematiche ambientali.
Tra il 2007-2013, saranno destinati all'ambiente un totale di 745 milioni di euro. Di questi 74 andranno all'efficienza energetica e da fonti rinnovabili, 68 alla prevenzione del rischio ambientale, 350 alle risorse idriche, 140 all’ottimizzazione del ciclo dei rifiuti, 5 per la biodiversità e 107 per il patrimonio artistico. Ascrivibile alla voce emergenza rifiuti quindi ci sono quindi i 140 milioni destinati “genericamente” al ciclo dei rifiuti.
Ancora prima di conoscere l'ammontare delle cifre stanziate, il sindaco Gianni Alemanno era tornato con i giornalisti sul problema rifiuti. “I problemi sono fondamentalmente due. Il primo legato alla differenziata sia per quel che riguarda la necessità di incrementarla, visto che è ferma al 19%, sia sul come utilizzare le materie riciclate. Il secondo invece è legato alla necessità di aumentare i meccanismi di smaltimento: in questo senso gli impianti previsti nel piano regionale non bastano, ne servono altri. Non ci ha fatto piacere chiedere la proroga per Malagrotta, ma nel piano regionale non c'è la capacità di uscire dall'epoca del conferimento in discarica”.
La risposta del Governatore del Lazio è arrivata a stretto giro. “Se il piano fosse inadeguato saremmo entrati in una fase di emergenza e le conseguenze si vedrebbero per le strade di Roma. Valuteremo insieme al sindaco i parametri e i risultati del piano: resta l'impegno ad aumentare la differenziata e a trovare un nuovo sito per una discarica. Solo poi valuteremo se è il caso di costruire nuovi impianti”.
La polemica è destinata a vivere una nuova puntata oggi, visto che il sindaco sarà presente alla
conferenza stampa sulle linee guida del nuovo piano industriale Ama, mentre il presidente Marrazzo terrà un'audizione alla Commissione ambiente della Camera sul tema rifiuti.
La regione ieri ha approvato il documento di programmazione economico-finanziaria 2009-2011, premessa alla discussione della Finanziaria e del Bilancio di previsione 2009. Il Dpefr detta le linee strategiche delle politiche economiche regionali per il prossimo triennio e grossa attenzione è posta alle tematiche ambientali.
Tra il 2007-2013, saranno destinati all'ambiente un totale di 745 milioni di euro. Di questi 74 andranno all'efficienza energetica e da fonti rinnovabili, 68 alla prevenzione del rischio ambientale, 350 alle risorse idriche, 140 all’ottimizzazione del ciclo dei rifiuti, 5 per la biodiversità e 107 per il patrimonio artistico. Ascrivibile alla voce emergenza rifiuti quindi ci sono quindi i 140 milioni destinati “genericamente” al ciclo dei rifiuti.
| Se il piano fosse inadeguato le conseguenze si vedrebbero per le strade di Roma |
Ancora prima di conoscere l'ammontare delle cifre stanziate, il sindaco Gianni Alemanno era tornato con i giornalisti sul problema rifiuti. “I problemi sono fondamentalmente due. Il primo legato alla differenziata sia per quel che riguarda la necessità di incrementarla, visto che è ferma al 19%, sia sul come utilizzare le materie riciclate. Il secondo invece è legato alla necessità di aumentare i meccanismi di smaltimento: in questo senso gli impianti previsti nel piano regionale non bastano, ne servono altri. Non ci ha fatto piacere chiedere la proroga per Malagrotta, ma nel piano regionale non c'è la capacità di uscire dall'epoca del conferimento in discarica”.
La risposta del Governatore del Lazio è arrivata a stretto giro. “Se il piano fosse inadeguato saremmo entrati in una fase di emergenza e le conseguenze si vedrebbero per le strade di Roma. Valuteremo insieme al sindaco i parametri e i risultati del piano: resta l'impegno ad aumentare la differenziata e a trovare un nuovo sito per una discarica. Solo poi valuteremo se è il caso di costruire nuovi impianti”.
La polemica è destinata a vivere una nuova puntata oggi, visto che il sindaco sarà presente alla
conferenza stampa sulle linee guida del nuovo piano industriale Ama, mentre il presidente Marrazzo terrà un'audizione alla Commissione ambiente della Camera sul tema rifiuti.
Redazione
17 dicembre 2008 11:19
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