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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Giubileo, Marino contro Renzi: "Prima mi cacciano, poi arrivano i soldi"

Alla notizia dello stanziamento di 200 milioni di euro da parte del Consiglio dei ministri per l'Anno Santo l'ex sindaco ha polemizzato con un lungo post su Facebook: "Mi hanno eliminato per poter gestire direttamente i soldi"

Non sotterra l'ascia di guerra l'ex sindaco Ignazio Marino. E oggi, alla notizia dello stanziamento di 200 milioni di euro da parte del Consiglio dei Ministri in vista del Giubileo, ha affidato a Facebook la sua polemica. "Sono molto contento per la Capitale, ma registro quanto sia singolare questo comportamento" esordisce. "La mia Giunta ad aprile 2015 sottopose al Governo Italiano diversi e dettagliati progetti immediatamente cantierabili per migliorare la vita quotidiana dei romani (trasporti, manutenzione stradale, decoro, ecc.) e accogliere al meglio i pellegrini. Tuttavia esaminando, solo molti mesi dopo, le nostre richieste il 27 agosto a conclusione del Consiglio dei Ministri il sottosegretario Claudio De Vincenti e il ministro Alfano dichiararono nella sala delle conferenze stampa di Palazzo Chigi che il Governo non avrebbe stanziato nemmeno un euro per il Giubileo, al di là delle risorse di Roma stessa" ricorda Marino. 

Per l'ex sindaco, la sua 'cacciata' e lo stanziamento dei soldi sono collegati. "E poi cosa è cambiato? Hanno messo fine in maniera traumatica e prematura alla mia esperienza amministrativa e, di colpo, arrivano anche i soldi da spendere. Per me non è una sorpresa, lo avevo immaginato e annunciato alcuni giorni fa in una trasmissione televisiva" ricorda. 

L'attacco, proprio come nei giorni scorsi, è tutto per il premier Matteo Renzi: "Come se non bastasse, dopo avermi eliminato per poter gestire direttamente 200 milioni, il presidente del Consiglio continua a mentire agli italiani. Parlando oggi alla stampa, al termine del Consiglio dei Ministri, Renzi ha un'altra volta tentato sfacciatamente di far passare l'antidemocratica operazione di potere che ha portato al commissariamento del Comune di Roma come la conseguenza di una presunta "incapacità" di governare dell'amministrazione". Proprio oggi il premier, al termine del Cdm che ha stanziato i soldi per l'Anno Santo, ha ricordato quanto sostenuto per Marino associandolo la caso del governatore della Campania De Luca: "Lo detto anche in altre circostanze, 'governi se è capace'". 

Ha concluso Marino: "Eliminandomi, Renzi non solo ha umiliato il voto libero di centinaia di migliaia di romani, ma ha interrotto un'azione di pulizia che stava progressivamente risanando la città sia dal punto di vista economico-finanziario, sia dal punto della trasparenza amministrativa". 
 

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