Pizzo del Prete, Galan gela la Polverini: “Vincoli paesaggistici e archeologici”
Il sito, nei pressi di Fiumicino, nel nuovo piano rifiuti è stato indicato come la discarica definitiva post Malagrotta. Il ministro Galan però, rispondendo ad un'interrogazione di Baccini, l'ha bocciato
“Nella zona di Pizzo del Prete insistono diversi vincoli paesaggistici e archeologici”. Rischia di arenarsi su questa frase l'intero piano rifiuti della giunta Polverini. Pizzo del Prete non è infatti un'area qualunque. E' l'area che dovrebbe ospitare la discarica post – Malagrotta, quella che dovrebbe accogliere l'eredità di Corcolle e Riano, siti provvisori dove la rivolta sta montando di giorno in giorno.
A gettare questo sasso contro la gestione Polverini è il ministro dei Beni Culturali Galan, compagno di partito della governatrice. Rispondendo all’interrogazione n. 4-12761 dell’onorevole Mario Baccini (anche lui Pdl e assai legato ai territori di Fiumicino, ndr), inviata lo scorso 20 luglio, Galan ha sollevato dubbi e perplessità sull’individuazione del nuovo sito a Fiumicino. In una lettera la bocciatura nero su bianco. “La Regione Lazio non ha coinvolto in alcun modo la Direzione Regionale per i Beni Culturali e paesaggistici del Lazio nonché le competenti Soprintendenze nell’individuazione di aree idonee alla localizzazione di un nuovo sito di discarica con inceneritore e che neanche successivamente si è proceduto ad una fase di consultazione”.
Inoltre secondo il Ministero per i Beni e le Attività culturali nel luogo scelto dalla Regione ‘insistono diversi vincoli paesaggistici e archeologici’ diverse architetture rurali, alcuni insediamenti agricoli di epoca medievale, aree tutelate per legge, presenze archeologiche celate nel sottosuolo e chi più ne ha più ne metta. Sempre la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Lazio evidenzia che ha appreso soltanto dagli organi di stampa e da privati cittadini degli intendimenti della Regione Lazio su Pizzo del Prete.