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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Pinuccia Montanari, l'assessora che non vedeva i topi si è persa anche i rifiuti

L'assessora all'ambiente ed ai rifiuti di Roma Capitale nelle sue uscite più brillanti: dai topi mai visti a Roma all'annuncio, smentito dai fatti, dei 3mila alberi piantumati

E' subentrata a Paola Muraro, dimessasi per aver ricevuto un avviso di garanzia. Da allora, era il dicembre 2016, Pinuccia Montanari è diventata assessore all'ambiente ed ai rifiuti di Roma. Come il suo accento tradisce, non viene dalla Capitale e qualche volta ha dato anche la sensazione di conoscerla poco bene.

Topi? Mai visti a Roma

Da buona emiliana, Montanari si è però rimboccata subito le maniche per provare a colmare l'inevitabile gap. Ha iniziato a girare per la città ed è rapidamente diventata, come lei stessa ha ammesso,  "una sopralluoghista". Nonostante questo, le sfuggono alcune stringenti criticità. Nella primavera del 2017 i romani segnalano costantemente la presenza di ratti. Il 14 aprile un bambino di tre anni viene addirittura morso mentre stava giocando a Villa Gordiani. Eppure  una settimana dopo quell'episodio Montanari dichiara si "non aver mai visto un topo a Roma". 

Spelacchio è un mezzo complotto

Poi c'è la vicenda Spelacchio. La giunta lo difende a spada tratta perchè, quell'abete acquistatodalla magnifica Val di Fiemme, tutto sommato non è così brutto. Certo, alcuni lo deridono, ma lui a tanti romani fa tenerezza. Ad altri rabbia, perchè il suo arrivo in città non è certo stato gratuito. Ed ecco allora che Montanari, intervistata dal Messaggero, il 21 dicembre si lascia andare ad una suggestiva visione: il complotto. " Sto con Spelacchio: secondo me è un mezzo complotto – dichiara sulle colonne del quotidiano cartaceo -  Questo nomignolo girava fin dal primo giorno: quando lo hanno scaricato, ma dalle mie foto risultava essere ancora in forma. Veniva da dieci mesi di siccità e inoltre gli aghi potrebbero essere caduti per via delle decorazioni troppo strette sui rami". Sarà stata seria? Qualcuno se lo è anche chiesto. L'epilogo di Spelacchio è noto. Il "mezzo complotto" invece non è mai stato dimostrato.

Gli alberi piantumati: le cifre a casaccio

Sempre in tema di Alberi, nell'inverno del 2017 l'amministrazione Raggi lancia la suggestiva proposta di trasformare la Capitale nel Giardino d'Europa. Un obiettivo ambizioso che sembra stridere con i numerosi abbattimenti che imperversano per la città. Protestano i cittadini, i comitati di quartiere, si fa sentire anche Italia Nostra. Lei però sciorina dei numeri che dimostrano, incontrovertibilmente, la bontà del piano di piantumazione. Sono già stati messi a dimora 3mila alberi e ne arriveranno degli altri. In tutto la "forestazione urbana" prevede che ne siano piantati 12mila. Poi però basta un accesso agli atti di Green City Roma, fatto nel marzo del 2018, per dimostrare che  alla conta mancano almeno il 25% di esemplari. Non sono stati proprio messi a dimora. Eppure da mesi eranostati annunciati come "già piantati".

Rifiuti nelle strade? La minaccia di procurato allarme

L'ultima chicca l'assessora Montanari la regala agli abitanti del Municipio VIII ed alla nuova amministrazione insediatasi a giugno, dopo un anno di commissariamento. I quartieri, subito dopo le elezioni, iniziano a riempirsi di rifiuti. "Non c'è uno stallo dei cassonetti che non sia invaso di sacchetti d'immondizia" fa notare il neopresidente Ciaccheri, subissato di segnalazioni e proteste dei cittadini. Da parte sua il minisindaco convoca Ama per cercare di risolvere il problema. I rifiuti continuano ad accumularsi nelle strade, ed arriva la prima diffida. Per qualche giorno la condizione migliora, poi precipita di nuovo. Il  Municipio prepara una seconda diffida ed annuncia l'intenzione di procedere con un esposto. Fin qui Montanari non interviene, nonostante dal 9 luglio sia stata informata delle condizioni in cui versa il territorio. Il 2 agosto però, il giorno in cui è annunciata una protesta davanti la sede di Ama, decide di rompere gli indugi. Chiede di effettuare dei controlli in merito alla raccolta dei rifiuti nel Municipio VIII". E poi precisa "sin da ora che qualora non dovessero essere ravvisate le criticità paventate dal Municipio VIII in merito ai rischi per la salute e la sicurezza", si riserva di adottare "azioni anche di natura legale" per accertare le responsabilità di un eventuale procurato allarme. E' la ciliegina sulla torta. I residenti di Garbatella, San Paolo e Montagnola forse sono stati suggestionati dal Municipio. Oppure, più semplicemente, Montanari ha smesso di essere la "sopralluoghista" di una volta.

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