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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

"Pillola contraccettiva gratis nei consultori", la proposta in Regione

L'annuncio dopo la polemica nata dalla contestazione di Laura Boldrini da parte di alcune giovani attiviste durante il corteo per l'aborto libero e sicuro. La proposta era già stata avanzata da mesi

A pochi giorni dalla polemica scoppiata dopo la contestazione della deputata dem Laura Boldrini da parte di alcune giovani attiviste durante il corteo romano per l’aborto libero e sicuro, dalla Regione Lazio arriva una risposta, per quanto indiretta, a loro e a tante altre donne. L’assessore alla Sanità Alessio D’Amato ha infatti annunciato l’intenzione di mette a bilancio fondi per garantire la distribuzione gratuita della pillola contraccettiva alle ragazze tra i 15 e i 19 anni.

Le richieste del Coordinamento dei consultori del Lazio

La richiesta era in realtà già stata presentata da diversi mesi al tavolo istituito nel 2018 e cui partecipano, oltre all'assessorato, anche i responsabili dei consultori nelle Asl e il coordinamento delle donne e libere soggettività dei consultori del Lazio. Proprio il coordinamento lo scorso luglio aveva consegnato a D'Amato una lettera contenente 10 punti ritenuti fondamentali per il potenziamento dei servizi offerti dal consultorio, tra cui anche la distribuzione della contraccezione gratuita.

"Il tavolo è stato spostato dal 5 al 30 settembre, cosa che tra l'altro ci ha spinto a organizzare un presidio di protesta sotto la sede della Regione il 20 settembre - spiega a RomaToday Gabriella Marando del coordinamento consultori - Nella nostra lettera avevamo chiesto esplicitamente i contraccettivi gratuiti, ampliando anzi la fascia d'età: dai 14 ai 24 anni". Il tavolo si è tenuto il 30 settembre, come da accordi, e nel corso del confronto è stato esaminato il budget disponibile per andare incontro alla richiesta: difficile riuscire a coprire la fascia 14-24 anni, ma da D'Amato è arrivata la promessa di mettere a bilancio la voce contraccezione gratuita per le ragazze tra i 15 e i 19 anni.

"Avremo un nuovo incontro il 14 ottobre - prosegue Marando - E affronteremo gli altri punti della lettera per cercare di ottenere ulteriori risultati. Sono ormai 4 anni che ci battiamo affinché i consultori vengano potenziati e ampliati, e questo è solo il punto di partenza.  

La contestazione a Laura Boldrini

Il tema, d'altronde, è caldo. Nel corso del corteo organizzato da Non Una di Meno all’Esquilino, infatti, due giovani attiviste hanno affrontato Laura Boldrini, presente tra i partecipanti, per protestare contro il taglio dei fondi ai consultori e le difficoltà riscontrate soprattutto in periferia ad accedere ai servizi che per legge - la 405 - dovrebbero essere garantiti: “Lei sa che c’è una legge che dice che qualsiasi ragazza, qualsiasi donna, qualsiasi coppia dovrebbe avere accesso gratuito alla contraccezione?”, ha detto una delle giovani attiviste davanti a una Boldrini apparsa un po’ in difficoltà. La critica si è poi allargata a Beatrice Lorenzin, ex ministra alla Salute del Pd, che “ha reso a pagamento la pillola anticoncezionale. Questo non è un problema per chi se la può permettere - hanno tuonato le attiviste - per i giovani, i precari e per chi i soldi non ce li ha e vive nelle case popolari invece lo è eccome. I consultori sono sempre meno e non sono adeguati alla richiesta della popolazione, venga a Cinecittà a vedere, non c’è niente. Ma a voi non importa niente”.

Quanto accaduto ha riacceso il dibattito sull’accessibilità ai metodi contraccettivi da parte delle fasce più fragili della popolazione, e sembra avere spinto alcuni rappresentanti dem a reagire, se non ad agire. Se in Emilia Romagna il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha annunciato che i consultori potranno distribuire la pillola abortiva - la cosiddetta Ru486 - nel Lazio l’assessore D’Amato è pronto a mettere a bilancio fondi per la distribuzione gratuita della pillola anticoncezionale per le ragazze tra i 15 e i 19 anni d’età tramite i consultori. Che a oggi offrono a ragazze e donne la visita gratuita, ma non distribuiscono il farmaco: per averlo è necessaria la prescizione medica e poi l’acquisto in farmacia.

"Ottima notizia l'istituzione di un tavolo presso per procedere spediti nel Lazio con un protocollo sperimentale per la gratuità della pillola contraccettiva per le ragazze tra i 15 e i 19 anni. Siamo stati la prima Regione in Italia a somministrare la RU486 nei consultori adottando linee guida in linea con le evidenze scientifiche e le indicazioni nazionali e internazionali che vanno nella direzione della deospedalizzazione e libera scelta delle donne che accedono ai servizi di IVG - ha detto Eleonora Mattia, presidente IX Commissione Pari opportunità e Politiche giovanili al Consiglio regionale del Lazio - Con questa decisione odierna compiamo un altro fondamentale passo in avanti verso l'obiettivo della contraccezione gratuita per i giovani e giovanissimi, un'educazione all'affettività e sessualità libera e consapevole che tuteli in particolare la salute delle ragazze e delle donne. Continua il nostro impegno preso con mio ordine del giorno pre-Covid per potenziare consultori e presidi di prossimità e garantire la più ampia accessibilità alla contraccezione soprattutto per fasce più fragili e le giovani generazioni. Grazie all'assessore Alessio D'Amato e a tutta la squadra di maggioranza in Regione Lazio per la sensibilità e la tenacia mostrare ancora una volta su temi così cruciali".

Il Lazio è stata in effetti la prima Regione italiana a consentire l’utilizzo gratuito della pillola abortiva in regime ambulatoriale e anche a domicilio (fino alla settima settimana). Il protocollo operativo validato scientificamente è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio il 26 gennaio 2021. Oggi nelle sei Asl di Roma sono una settantina i consultori familiari pubblici indicati da Salute Lazio in cui possono essere svolti colloqui con la donna e può essere rilasciata la certificazione per l’interruzione volontaria di gravidanza, sia in regime farmacologico sia in regime chirurgico.

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