Snodo Flaminio: i lavori per la nuova stazione Roma-Viterbo termineranno nel 2023
La ferrovia Roma Nord, secondo le stime della Regione Lazio e Astral, sarà dotata di un nuovo capolinea con scambio per la linea della metro A
Un cantiere incastonato dentro Villa Borghese, apparentemente senza fine e senza risposte. Da anni Piazzale Flaminio è sormontato da un’area lavori da cui dovrebbe emergere la nuova stazione della linea Roma-Viterbo, ma gli interventi procedono a singhiozzo dal 2015, sfumando a più riprese il sogno di tanti pendolari della linea.
Fino a oggi. La Regione Lazio, incaricata dei lavori con Astral dal 2019, conferma che gli interventi sono in corso e che il cantiere Flaminio vedrà finalmente una fine, rivoluzionando entro due anni la Roma Nord e offrendo un nuovo capolinea ai viaggiatori.
“C’è stato un rallentamento atto a capire come spostare altrove la sede dello Cnel, sovrastante il cantiere – precisa l’Ufficio stampa della Regione Lazio – ma tra fine 2022 e inizio 2023 la Roma-Viterbo avrà il suo capolinea, con tanto di scambio con la linea della Metro A Flaminio”.
Perché il cantiere Flaminio è stato fermo per anni
Il progetto della nuova stazione della Roma-Viterbo fu stilato nel 2007, con lavori iniziati nel 2015 e interrotti un paio di anni dopo, nel 2017.
Dopo un lungo contenzioso tra Atac e la Regione Lazio, nel 2019 Atac ha ceduto il contratto ad Astral per mancati pagamenti alle ditte appaltatrici, prima del concordato. Astral si è messa in carico perciò una nuova gara d’appalto per affidare al nuovo fornitore i lavori del cantiere “snodo” Flaminio.
Il Covid ha contribuito ulteriormente, congelando i lavori fino a luglio 2020, “Nicola Passanisi, assistente dell’assessore regionale ai trasporti Alessandri, ci disse che i lavori si sarebbero chiusi entro 3 anni”, racconta il Comitato pendolari Ferrovia Roma Nord.