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Politica Montesacro / Piazza Sempione, 15

Piazza Sempione, 2800 firme contro la pedonalizzazione. Il progetto agita anche il Campidoglio

Le firme per la sospensione e radicale modifica del progetto: “Piazza diventerebbe arena per mala movida”. De Vito chiede confronto, Stefàno “sposa” Caudo: “Ridiamo dignità a luogo storico”

Sospensione e radicale modifica del progetto di restyling di Piazza Sempione. E’ questo quanto chiesto da una parte dei residenti di Montesacro che hanno consegnato al Municipio III le prime 2800 firme a sostegno della petizione promossa dai Comitati “Salviamo piazza Sempione” e “Città Giardino”. 

Un progetto, quello fortemente voluto dal presidente del Municipio III, Giovanni Caudo, e dalla sua Giunta, che vuole cambiare volto e vocazione alla piazza simbolo del quartiere: quella dove affacciano Palazzo Pubblico, sede istituzionale del Roma Montesacro, e la chiesa Santi Angeli Custodi.

Il progetto di restyling di Piazza Sempione

Via il parcheggio davanti a Palazzo Pubblico in favore di un’area pedonale pavimentata a lastre. Al lato marciapiedi più larghi. Anche intorno alla chiesa è prevista un’area pavimentata: è li che verrà spostata la statua della Madonna che attualmente si trova in un’isola di traffico al centro delle carreggiate. Il riposizionamemnto, di fronte alla scalinata della Chiesa, in asse con la facciata, così spiega l’architetto Maurizio Bradaschia, servirà a “valorizzarla”. le alberature esistenti vengono conservate così come i passaggi carrabili verso via Monte Tesoro e via Titano e l’attuale corsia di sosta dei taxi separata da un’isola di traffico che funge anche da fermata del trasporto pubblico. Una serie di sedute in pietra servirà da separazione tra la zona centrale della piazza e la zona dei taxi. Lungo via Monte Subasio e Corso Sempione viene prevista una corsia preferenziale. 11 posti auto sono previsti al lato del passaggio carrabile per via Monte Tesoro, altri nella porzione di Corso Sempione interessata dall’intervento. Costo dell’operazione circa 700mila euro. 

La pedonalizzazione di Piazza Sempione spacca quartiere e maggioranza

Un restyling che ha spaccato quartiere e maggioranza, con il Pd a chiedere al presidente di abbandonare l’intransigenza e avviare il dialogo con il territorio e anche con gli enti religiosi, visto che lo spostamento della statua della Madonna - dal centro dell’isola di traffico a davanti le scale della chiesa - desta più di qualche malumore. 

"Non c'è l'indirizzo di spostare per forza la madonnina. C'era opportunità di valorizzare ma anche questo lo abbiamo rimesso nel dialogo che stiamo avendo col Vicariato" - ha detto il presidente del Municipio III, Giovanni Caudo, nelle commissioni capitoline congiunte Urbanistica e Mobilità. Una seduta recente durante la quale il minisindaco ha presentato il nuovo "disegno che - ha detto - è stato redatto dal progettista e modificato per rispondere alle obiezioni del dipartimento Mobilità e della Polizia locale". Ma sulla pedonalizzazione di Piazza Sempione è braccio di ferro. 

Montesacro, 2800 firme per la sospensione del restyling di Piazza Sempione

“Queste 2800 sono firme reali, raccolte ai banchetti in tre settimane, tra i soli residenti del Municipio. Firme che attestano la straordinaria adesione di persone di tutte le età, religiose e laiche, di diverse idee politiche” - hanno scritto in una nota i comitati promotori della petizione. 

Sul progetto numerosi i dubbi e le perplessità espresse: “700mila euro per una finta pedonalizzazione (che ammucchia le auto su un lato della piazza), lo stravolgimento architettonico di una piazza che è ‘area tutelata’ (e che diventerebbe un’arena per la mala movida notturna), l’assurdo accantonamento del monumento alla Madonna (simbolo storico, culturale e religioso), la mancata verifica di sostenibilità trasportistica e conseguente assenza di  valutazione delle gravissime ripercussioni sulla viabilità di un asse cruciale come via Nomentana. La petizione - dicono i residenti - propone una vera riqualificazione, con interventi capaci di salvaguardare l’identità storica della piazza e restituire alla cittadinanza un luogo davvero accogliente”. Nessuna modifica alla viabilità, niente spostamento della statua della Madonna o riduzione dei posti auto. Area pedonale grande un terzo rispetto a quella prevista dal progetto in discussione, rifacimento dei portici e abbattimento delle barriere architettoniche. Queste in estrema sintesi le proproste dei cittadini.

La pedonalizzazione di Piazza Sempione in Campidoglio e Parlamento

Un caso, quello di Piazza Sempione, che ha varcato i confini di Montesacro: l’Assemblea Capitolina ha approvato una mozione che impegna la Sindaca e la Giunta a verificare le procedure che hanno portato all’approvazione del progetto, nei prossimi giorni è poi previsto un sopralluogo pubblico. Il 16 marzo è stata presentata un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministero dei Beni e delle Attività culturali di intervenire “per rivalutare l'intervento”.

“La presentazione delle firme manifesta con chiarezza la forte volontà dei cittadini, dando l’avvio a una nuova fase della mobilitazione. E interpella non solo le responsabilità della Giunta municipale, ostinatamente chiusa a ogni dialogo con la cittadinanza; ma anche quella delle istituzioni – Sindaca, Ministero – e di tutte le forze politiche, municipali e comunali, chiamate a intervenire con decisione per fermare un progetto devastante per il quartiere e per la città”. 

Caudo è perentorio: "Paura della movida non fermerà il progetto"

Fuori discussione il passo indietro sulla pedonalizzazione della piazza. Caudo è stato perentorio: “La paura della movida non fermerà il progetto. Paura, questa, che non puó fermare l'ambizione di avere una città normale, che trasformi la sua piazza civica da parcheggio a luogo di socialità e di incontro. Un segnale di rinascita importante, tanto più oggi che viviamo distanti e confinati. Ma torneremo a trovarci in piazza e ad abbracciarci. La paura e il degrado - ha sottolineato il minisindaco - si vincono con la bellezza e la fiducia nell'altro; con una città inclusiva e non che esclude".

Il caso Piazza Sempione agita anche il M5s: Stefàno "sposa" Caudo

Il "caso" Piazza Sempione agita le acque e acuisce la divergenza di opinioni anche nel M5s in Campidoglio: secondo il presidente dell’Assemblea Capitolina, Marcello De Vito, il progetto presenta criticità sui piani della viabilità, artistico ed economico. “Il tutto a fronte di una spesa di circa 800mila euro, il costo di un asilo". Il consigliere, tra i montesacrini doc, chiede un confronto con il territorio “al fine di lavorare insieme su una pedonalizzazione che rispetti appieno la mobilità senza dimenticare i simboli storico-artistici di una piazza tanto importante per l'intero quartiere". Enrico Stefàno, presidente della Commissione Mobilità, sposa la linea di Caudo. “Ci sarà tempo e modo per ascoltare nuovamente tutti i contributi propositivi che arriveranno, ma resta invariata la volontà del Municipio, che io sposo completamente, di ridare dignità ad una piazza storica, nella quale insiste anche la sede municipale, da anni ostaggio della sosta e di fatto ridotta a una brutta rotatoria. Cambiare la visione di questa Città, aumentare lo spazio vivibile per i pedoni, diminuire quello riservato alla mobilità privata e attrarre la "movida" sana, quella fatta di famiglie e bambini che trovano in una piazza bella, accogliente e ordinata il centro aggregatore della vita sociale: accade già, ad esempio a via Flavio Stilicone nel popoloso quartiere tuscolano, ed è la strada da percorrere senza paura e senza ridurre il dibattito, che deve esistere per una progettualità che dà bellezza all'intero municipio, a schermaglie di partito”.

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