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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Cinecittà / Piazza San Giovanni Bosco

Dopo il funerale show dei Casamonica il Pd prova a riprendersi Don Bosco

Lanciata dal commissario del partito romano Orfini, alla fiaccolata ci saranno numerosi esponenti politici, associazioni e realtà del mondo produttivo. "Nessuna bandiera di partito", la linea. Appuntamento alle 18 in piazza Don Bosco

Oggi piazza San Giovanni Bosco sarà la piazza dell'antimafia. Appuntamento alle 18 per la fiaccolata lanciata dal presidente del Pd e commissario del partito romano Matteo Orfini per “prendere consapevolezza della gravità della situazione e rispondere insieme a un nemico comune” ha scritto su Facebook questa mattina. Indetta dal Pd, che si è mobilitato con tutto il suo apparato, raccolta da Sel, fatta propria dalle istituzioni capitoline, a partire dal sindaco Ignazio Marino che sarà in piazza con tutta la sua giunta fino ad arrivare a tutti i presidenti di municipio, l'indicazione però è chiara: “Non ci saranno bandiere di partito”. 

Le parole d'ordine: “Per la legalità e contro le mafie”. In una città colpita ormai da diversi mesi dall'inchiesta mafia capitale, che ha coinvolto esponenti politici di entrambi gli schieramenti, i funerali show di Vittorio Casamonica hanno sollevato indignazione. Così piazza San Giovanni Bosco, la stessa che ha visto il feretro sulla carrozza accompagnato dalle note de il Padrino, diventa oggi la piazza nell'antimafia. Anche il giorno è simbolico: il 3 settembre del 1982 moriva a Palermo il generale Carlo Alberto Della Chiesa. 

L'elenco delle adesioni è lungo e spazia da diversi esponenti politici locali e nazionali fino ad arrivare al mondo produttivo e delle associazioni. Figurano Confcommercio Roma, Legacoop, Federalberghi. Tutti consapevoli quanto nel mondo del lavoro temi come “legalità e sicurezza” siano “davvero importanti”. Ci sono anche le Acli e la comunità di Sant'Egidio perché “la manifestazione di Don Bosco può servire ad avviare una risposta corale della città”.  E ancora, metteranno la propria presenza per l'antimafia i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che ci saranno con i loro rappresentanti locali. 

Tra i politici invece, oltre a Marino e alla sua squadra, che arriveranno subito dopo la prima giunta capitolina post ferie del sindaco per "testimoniare il no deciso di Roma a ogni forma di criminalità organizzata”, ci sarà anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti con il vice Massimiliano Smeriglio, e anche i governatori di Toscana e Umbria Enrico Rossi e Catiuscia Marini. In piazza San Giovanni Bosco ha deciso di esserci, fascia tricolore al petto, anche il sindaco di Torino e  presidente Anci Piero Fassino. Saranno presenti al completo anche i minisindaci della Capitale, tutti di centrosinistra, la presidente dell'assemblea capitolina Valeria Baglio e diversi consiglieri. E ancora Sel che ci sarà a tutti i livelli, dal capogruppo in Campidoglio Gianluca Peciola a quelli di Camera e Senato, Arturo Scotto e Loredana De Petris, “con la consapevolezza” spiega il segretario romano Paolo Cento “che la lotta contro le mafie è credibile se si mette in campo anche una forte azione per la democrazia".

Presente anche l'Associazione stampa romana perchè, hanno ricordato in una nota: “La vicenda recente del funerale di uno dei capi dei Casamonica rilancia anche il valore e il ruolo dei giornalisti. Lo ricordano le minacce subite dal collega campano di Fanpage.it a caccia di notizie sull'elicottero impiegato nell'estremo saluto e dalla troupe di Agorà di Rai 3, episodio quest'ultimo chiuso con due condanne tempestivamente inflitte dal tribunale di Roma".
Non ci sarà invece il consigliere comunale Alfio Marchini: “Avevo detto a Orfini che sarebbe dovuta essere una manifestazione silenziosa, apartitica e apolitica” ha spiegato intervenendo a Radio Anch'io. Poi ha puntato il dito contro Marino: “A lui contesto il fatto di essere arrivato dopo la magistratura, quindi o si è distratto o è in cattiva fede. Quando uno sbaglia deve dare le dimissioni e se ha coraggio si ricandida”. Diserterà anche il Movimento cinque stelle perché il Pd “travolto dalle indagini su mafia capitale non è credibile”. 

Mancherà anche Libera, associazione che da sempre lavora contro la mafia: “Siamo un coordinamento di 1600 associazioni e ciascuna sceglierà se aderire o meno”. E ancora in una nota: “Non per questo Libera viene meno al sostegno di chi, nella magistratura, nelle forze di polizia, nelle istituzioni, nella politica e nelle associazioni, si oppone al sistema criminale presente nella Capitale, convinta che "legalità" significhi responsabilità, coerenza e onestà da parte di tutti”. Anche una serie di associazioni e realtà territoriali hanno deciso di disertare l'evento: "Basta parole, vogliamo i fatti". 

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