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Politica Garbatella / Piazza dei Navigatori

Piazza dei Navigatori spacca il M5s: il voto sulla delibera è da resa dei conti

I penstastellati "talebani" trovano una sponda nella "dissidente" Grancio (M5s)

La commissione urbanistica approva la delibera di giunta su Piazza dei Navigatori. La "novazione della convenzione" attende ormai di essere votata solo in Assemblea Capitolina sapendo che, finora, quasi nessun rappresentante istituzionale ha provato a contrastarla. 

La storia completa della Convenzione urbanistica di Piazza dei Navigatori

Contenziosi e fideiussioni false

Nelle file dei consiglieri eletti al Comune, solo Cristina Grancio ha votato contro la delibera difesa dall'assessore Montuori e dagli altri pentastellati. Lo ha fatto in forza di una serie di ragioni che, in commissione urbanistica, sono state espresse. Dalle "fideiussioni false" prodotte in passato da alcuni dei costruttori ancora presenti nella cordata, questione che gli uffici non hanno approfondito, ai conteziosi previsti su alcune particelle catastali. Aspetti che, tuttavia, non hanno convinto i penstastellati a fare un passo indietro.

La resa dei conti tra pentastellati

Da Pietro Calabrese è arrivata la prima presa di distanza nei confronti della consigliera pentastellata. Sull'agibilità del progetto "si deve smettere di dire il falso. Grancio non conosce la convenzione" ha osservato Calabrese, che ha dichiarato in commissione di voler verificare "se ci sono le condizioni per andare in Procura a denunciare la consigliera Grancio per falso". Gli altri grillini, hanno votato a favore della delibera prendendosela contro i titoli di giornali e le raccolte firme che attribuiscono loro la responsabilità per la costruzione del terzo palazzo. Era già previsto nella vecchia convenzione. Adesso però otterrà i benefici previsti dal piano casa. Ovvero più superfici edificabili.

Un Movimento dalla duplice anima

Il dato politico che si registra, a margine di una votazione abbastanza scontata, è relativo allo tra le due anime del Movimento 5 stelle. Ci sono almeno due realtà, sotto la volta penstastellata. In sala i consiglieri "talebani" che per "tenere la barra dritta" hanno fatto cadere Paolo Pace, sono tutti schierati con Grancio. Ed anche i comitati presenti, da Parco Scott a Italia Nostra, bocciano la strada scelta dalla maggioranza del Movimento.  Non appare quindi casuale la frase che, "la dissidente Grancio" ha rivolto al collega Calabrese quando ha dichiarato che " io non faccio piu' parte della vostra associazione  Quella che avete creato nell'ultimo anno. Sono rimasta nel Movimento  di prima". 

Un lavoro da garante

L'ultima stoccata arriva con la dichiarazione di voto. "Il movimento è entrato in politica per combattere i poteri forti - ha sottolineato la vicepresidente di Commissione Cristina Grancio -  Ma se questa giunta, nemmeno con l'appoggio dei numerosi cittadini presenti riesce a tenere la barra dritta sul proprio programma, io mi domando cosa ci dobbiamo ancora aspettare." La distanza è abissale. E forse non è un caso se, fino ad oggi, la Sindaca non abbia ancora sciolto le riserve su quando si andrà a votare nel municipio commissariato da un anno. Ma è chiaro che serve l'intervento del garante: sarà forse Beppe Grillo a sciogliere i nodi dell'intrecciato groviglio a cinque stelle. 

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