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Disagio abitativo, arriva il piano di assistenza temporanea: "Servirà anche agli sgomberati"

Una delibera della Giunta capitolina stanzia oltre 4 milioni di euro

Oltre 4 milioni di euro da destinare all’assistenza temporanea per famiglie in “disagio socio-alloggiativo”. La Giunta di Virginia Raggi ha approvato la delibera per avviare il nuovo Servizio di assistenza e sostegno socio alloggiativo temporaneo Sassat 2. I finanziamenti sono erogati nell’ambito del progetto europeo Pon, il Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020, destinati all’inclusione sociale delle persone in condizioni di disagio alloggiativo. Capofila dell’operazione è l’assessorato alla Persona, Scuola e Comunità solidale, rientrando il provvedimento nell’ambito delle politiche sociali del Campidoglio, insieme all’assessorato al Bilancio e all’assessorato al Patrimonio e alle Politiche abitative, che ha il compito di individuare gli immobili. 

Il piano viene chiamato Sassat 2 per distinguerlo dai Sassat, pensati per sostituire i vecchi Centri di assistenza alloggiativa temporanea, i cosiddetti Caat, dove ancora oggi vivono circa mille persone. Come raccontato anche da Romatoday nel settembre del 2018, il servizio accoglierà anche parte delle famiglie che attualmente vivono in immobili occupati che nei prossimi mesi potrebbero andare incontro ad uno sgombero

Come spiega il Campidoglio in una nota, “sarà il dipartimento Politiche Sociali a valutare le fragilità dei singoli nuclei richiedenti il Sassat 2. Il progetto sarà attuato in ambienti in regime di coabitazione o condivisione, sotto il monitoraggio di un apposito ufficio costituito all’interno della direzione Accoglienza ed inclusione”. Il dipartimento Politiche sociali dovrà predisporre entro tre mesi un apposito regolamento “per definire in maniera precisa e trasparente i criteri e i requisiti per la gestione delle richieste dell’utenza, per la durata dell’accoglienza emergenziale e per le modalità di cohousing. Nelle more, il dipartimento sperimenterà l’accoglienza temporanea di singoli e famiglie che vivono in immobili occupati”.

Per le assessore a Politiche Sociali e Politiche abitative e Patrimonio, Laura Baldassarre e Rosalba Castiglione, “l’obiettivo comune, confermato da un impegno concreto e fermamente condiviso, è dare un segnale forte di legalità e di impegno sociale, anche sfruttando gli immobili confiscati alla criminalità organizzata, in un lavoro di profondo rimodellamento delle azioni dell’Amministrazione a tutela dei singoli e delle famiglie più fragili”. 

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