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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Piano riordino della Sanità: ancora forti polemiche e proteste

Cittadini e Sindacati hanno protestato oggi davanti alla sede del Consiglio regionale. Il Piano della Polverini continua a suscitare forti polemiche anche all'interno del mondo politico

Il piano di riordino della rete ospedaliera della Regione Lazio presentato da Renata Polverini e approvato dal Governo, continua a suscitare polemiche e soprattutto proteste. Molti cittadini e sindaci con fascia tricolore del Lazio hanno infatti protestato davanti alla sede del Consiglio regionale alla Pisana.  All' interno era in corso una seduta straordinaria dedicata ai temi della Sanità con la presidente Renata Polverini, contro le misure contenute nel piano di riordino della rete ospedaliera, a loro dire penalizzante.

Tra i manifestanti, parecchi di Subiaco, Monterotondo e Bracciano, nonché di Pontecorvo, tutti Comuni interessati dalla riconversione dei piccoli ospedali. Con cartelli e bandiere, hanno a lungo scandito slogan contro gli effetti del piano di riordino sulla sanità del loro territorio, e contro Polverini, definita "bugiarda" rispetto alle promesse elettorali.

La segreteria Fials-Confsal del Lazio ha reso noto che “le organizzazioni sindacali di categoria del settore sanità Cgil Cisl Uil Ugl e Fials sono state convocate domani alle ore 16 dalla Presidenza della Regione Lazio per un incontro riguardante il piano di rientro della rete ospedaliera. Se pure giunta in ritardo – continua la nota - la convocazione di domani potrebbe escludere ogni plausibile dubbio sul modo di rapportarsi con gli "addetti ai lavori" per le scelte che rimodellano il servizio sanitario sul territorio regionale".

La polemica è accesa non solo tra i manifestanti ma anche all'interno del mondo politico.

ESTERINO MONTINO (PD) - Il  capogruppo Pd al Consiglio regionale del Lazio Esterino Montino intervenendo in Aula ha dichiarato:  “Un rapporto a monte di confronto per capire se ci fosse qualche altra idea, questo sì sarebbe stato necessario e opportuno. Mi auguro - ha aggiunto - che nelle conclusioni la presidente Polverini possa raccogliere indicazioni di merito e spostare la discussione, ancora incentrata su un tema di propaganda, sulla ricerca delle soluzioni migliori. Dire più volte che la sanità era fuori controllo, che non è stato fatto nulla, che prima era una sorta di deserto rispetto agli ultimi provvedimenti non dà il quadro esatto della situazione. Il Pd resta convinto, nel merito, che il Piano sia sbagliato e questa discussione avrei voluto farla prima, in Aula o in commissione. I sindaci lei avrebbe dovuto incontrarli prima. ".

LUIGI NIERI - C'è chi ritiene, come il capogruppo di Sel Luigi Nieri, che il danno sia soprattutto economico:  "Il mancato trasferimento da parte del Governo di risorse dovute è costato alle casse della Regione Lazio circa 400 milioni di euro di interessi. Risorse che avrebbero fatto molto comodo, specie per la copertura del disavanzo 2009. E' lo stesso ministero, a distanza di due anni, a riconoscere, che 'la gestione corrente risulta pesantemente gravata degli oneri correlati ai ritardi del sistema dei pagamenti in conseguenza della mancata erogazione delle spettanze residue'. Un'ammissione importante ma assai tardiva. Anche per il 2011, le tasse non scenderanno. Serve un cambio di passo, nel merito e nel metodo."

RENATA POLVERINI - Le dichiarazioni nonché le risposte di Renata Polverini, sono arrivate tempestive: "Qualcuno si è lamentato in maniera un po' vivace sul fatto che il Piano non è stato concordato. Se avessi iniziato una trattativa, non saremmo stati in grado entro il 31 dicembre di procedere con la consegna del Piano e di arrivare alla valutazione. Il leggero ritardo rispetto all'ultimo tavolo tecnico - ha aggiunto - è stato dovuto una prima volta perché i ministeri avevano bisogno di più tempo per verificare la documentazione. Il secondo rinvio l'ho chiesto io - ha concluso - perché volevo essere sicura che il nuovo 'buco' da 1,6 miliardi fosse la cifra ulteriore con la quale mi dovevo confrontare, e dovevo trovare le coperture".

La Polverini continua affermando che grazie al via libera al piano di rientro “abbiamo ottenuto la concessione dello sblocco parziale del turnover e chiederemo insieme ai sindacati la percentuale di sblocco di cui la Regione ha bisogno, per poi intervenire sul ministero. Ci è stato consentito lo sblocco immediato di circa 1,2 miliardi, e ulteriori 800 milioni circa arriveranno entro febbraio 2011. Inoltre - ha aggiunto - come concordato con il ministero, abbiamo inviato le lettere con cui il ministero sbloccherà le risorse Fas. C'é stata poi da parte del governo l'autorizzazione a contrarre un nuovo mutuo da 527 milioni, e purtroppo l'indebitamento della Regione - ha concluso - non ci ha consentito di aumentare ulteriormente la quota di mutuo".
 

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