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Rifiuti, prove di normalità: le file dei camion sono sparite, restano gli ordinari "disservizi"

La Capitale esce dall'emergenza anche se rimangono le solite criticità. Ora la speranza è che il sistema regga anche per le feste

La situazione, finalmente, sembra meno sotto controllo. Roma torna a respirare dopo settimane di emergenza rifiuti. Da cosa lo si può dedurre? Le file dei camion Ama carichi di immondizia che aspettano di conferire nel tmb (impianto di trattamento meccanico biologico) di Rocca Cencia non ci sono i più. Il che significa che i giri di raccolta per svuotare i secchioni sono continui e che al momento non ci sono intoppi nella filiera. E infatti i cassonetti straripanti non si vedono quasi più. Restano però i sacchetti a terra, e su quelli sono ancora a lavoro le "casse ragno", mezzi dotati di gru e bracci meccanici, noleggiati dall'azienda, per aiutare gli operatori nelle operazioni di pulizia delle postazioni più critiche. 

Insomma, il quadro se non del tutto a posto parrebbe migliorato. Da Battistini al Tuscolano passando per il centro storico, restano i disservizi ordinari. Il porta a porta che arranca specie a Roma est, dove il numero di squaletti (i piccoli camioncini Ama per la raccolta a domicilio) non è sufficiente a coprire tutti i giri, i materassi ed elettrodomestici che invadono i marciapiedi, i mucchietti di sacchetti che a macchia leopardo in tutta la città e che fanno ormai parte da anni della normale amministrazione cittadina. 

"Siamo soddisfatti, Roma non è pulita al 100%, ancora abbiamo qualche giorno ma sicuramente un 80% è migliore rispetto a come noi l'abbiamo trovata e a come era peggiorata" ha commentato questa mattina l'assessora all'Ambiente Sabrina Alfonsi a margine di un'iniziativa di pulizia in via Tiburtina. "È un lavoro lungo, ma penso che già avere i cassonetti vuoti e puliti sotto casa e poter conferire sia un grande segno di cambiamento - prosegue ancora l'assessora - questo piano straordinario annunciato dal sindaco è una pulizia totale della città, con interventi che i cittadini aspettavano veramente da tanto". 

Piano di pulizie, le azioni fatte

Dal recupero di circa 200 mezzi fermi in manutenzione, al bonus produttività ai dipendenti, all'apertura straordinaria dei centri di raccolta per ingombranti sette giorni su sette, al ripristino degli accertatori in strada pronti a multare i romani che sbagliano i conferimenti e dello spazzino di quartiere, l'iter per l'attivazione del tritovagliatore mobile di Ostia. E poi nuovi contratti per gli sbocchi fuori Roma. La lista degli interventi fatti nelle ultime settimane è lunga. "Il primo tema è non arrivare mai in emergenza di sbocchi e quindi bisognava cominciare assolutamente, come abbiamo fatto, a riattivare i piccoli impianti che ci sono nell'attesa degli impianti più grandi e del piano industriale della città" commenta ancora Alfonsi. 

Già, il prossimo step su cui lavorare da gennaio sarà la vera sfida che attende l'amministrazione Gualtieri: come trasformare Roma in una città autosufficiente nel trattamento e smaltimento dei rifiuti, facendo crescere in maniera sostanziale i numeri della raccolta differenziata. E nel frattempo tocca incrociare le dita. Roma è stata ripulita in vista del Natale, ora la speranza è che il sistema regga anche durante. 

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