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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Piano rifiuti, si riapre lo scontro Raggi-Zingaretti: "Da sindaca basta con le polemiche sterili" 

Sul tema è di nuovo lite tra Comune e Regione. Raggi su tutte le furie contro il piano approvato in Regione che sancisce il principio di autosufficienza anche per Roma

"Ognuno faccia il suo dovere, basta polemiche sterili". La replica dell'assessore regionale Massimiliano Valeriani è secca e punta a chiudere il prima possibile l'ennesimo braccio di ferro. Già, sul tema rifiuti si è nuovamente aperto lo scontro Comune-Regione all'indomani dell'approvazione del Piano regionale che fissa le modalità di gestione dell'immondizia sui territori. In sintesi il testo fissa al 70% la differenziata regionale entro il 2025 e sancisce poi il principio dell'autosufficienza dei comuni nei 5 Ambiti territoriali ottimali, che invece corrispondono alle province. 

"Roma non può pagare anche per le province, prenderemo contromisure" ha tuonato ieri la sindaca Virginia Raggi, infuriata contro il principio di autosufficienza fissato anche per Roma. In pratica ogni Comune dovrà dotarsi di impianti, Tmb e discariche, per lavorare i rifiuti sul proprio territorio senza pesare su altri. La Regione però aveva garantito, in un accordo siglato con il Campidoglio lo scorso dicembre, che per Roma Capitale, nel Piano regionale, la misura non ci sarebbe stata. In cambio Roma aveva avviato l'iter per l'allestimento della discarica in Valle Galeria. 

"Zingaretti non rispetta i patti" continua la sindaca. "Quante altre discariche e impianti dobbiamo fare? Credo che Roma debba fare la sua parte e già la fa, ma una città che ospita quasi il doppio dei suoi abitanti deve avere gli stessi diritti delle altre città, veniamo sempre trattati peggio, è vergognoso specialmente da un presidente romano". Con lei anche esponenti nazionali del Movimento. "Stiamo con Virginia - scrive in un nota Francesco Silvestri, deputato grillino - sulla gestione dei rifiuti quello che è avvenuto ieri in Regione Lazio è una forzatura, poichè Roma per la sua estensione territoriale, popolazione e produzione flussi non può essere paragonata a nessuna altra città italiana".

Dura la replica del Pd alla sindaca. "Purtroppo mancano ancora dieci mesi alle elezioni di Roma e saranno lunghissimi. Purtroppo assistiamo alle solite polemiche della sindaca Raggi sul tema rifiuti, di fronte ad un Piano della Regione che merita di essere letto, prima di sparare balle" scrive in un comunicato il segretario del Pd Lazio, senatore Bruno Astorre. Più moderato nei toni l'assessore Valeriani: "Il piano fissa principi e regole che valgono per tutti: adesso ognuno faccia il suo dovere, basta polemiche sterili". 

Critiche a Raggi anche dai dem romani. "Raggi spreca tanto fiato ed energie a criticare il Piano regionale dei Rifiuti. Lei, però, dal suo canto cosa fa su questo fronte? Molto poco, a quanto ci risulta" dichiarano in una nota il presidente della commissione Trasparenza Marco Palumbo e la consigliera Pd Valeria Baglio. "Davvero surreali le parole della sindaca che dopo 50 mesi di nientezza accusa la Regione Lazio di quelle che sono le sue responsabilità" dichiara in una nota Dario Nanni consigliere del VI municipio del Gruppo Misto.

Insomma, uno scontro aperto come lo abbiamo già visto esattamente la scorsa estate. Da una parte il Comune di Roma, in costante affanno con il trattamento e smaltimento dei rifiuti che ora fa i conti anche con l'unico Tmb di Ama funzionante sotto sequestro, oggettivamente lontano dal potersi permettere di non appoggiarsi ad altri Comuni. Dall'altra la Regione che pressa perché Roma acceleri sull'impiantistica e sull'aumento della differenziata, ferma intorno al 44%, lontana anni luce dagli obiettivi. 

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