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Sanità, Il piano della Polverini: riconvertiti 2.800 posti letto e trasformati 24 ospedali

I posti letto in esubero verranno riconvertiti in posti di degenza infermieristica. Gli ospedali invece verranno trasformati. Le prime riconversioni partiranno entro fine anno. Pdl e Pd chiedono spiegazioni

Oltre 2.800 posti letto verranno "riconvertiti in posti di degenza infermieristica". Ventiquattro micro-ospedali, inoltre, verranno trasformati nelle funzioni per "rispondere meglio alle esigenze del territorio". Ogni provincia avrà un Dea di II livello e non ci sarà "alcun esubero né nel pubblico né nel privato". Infine, le mobilità "saranno trattate e concordate con i sindacati". Sono queste alcune delle misure introdotte dal nuovo piano di riordino della rete ospedaliera della Regione Lazio presentato giovedì mattina prima al governo e poi ai giornalisti con una conferenza stampa dalla presidente-commissario Renata Polverini. Dunque, nessun taglio di posti letto e nessuno ospedale chiuso solo riconversioni a partire dalla fine dell'anno.

Un piano che, ha spiegato la governatrice, grazie alla ricollocazione dei posti letto e unito alle misure già varate, permetterà già da quest'anno di portare il deficit, oggi a circa 1,4 miliardi, sotto al miliardo. I posti letto si trasformeranno, ha spiegato il subcommissario Mario Morlacco, in posti nei quali il paziente potrà essere visitato quotidianamente dal suo medico di base, con assistenza infermieristica permanente e un medico h24 per prendere in carico le emergenze. E poi le 24 microstrutture, "chiuse di fatto dai cittadini", che diventeranno ospedali di territorio rispondendo "a tutte le esigenze quotidiane del cittadino, dal pronto soccorso alla guardia medica". Si tratta di Monterotondo, Palombara Sabina, Subiaco, Zagarolo, Anagni, Ceccano, Pontecorvo, Ceprano, Ferentino, Arpino, Isola Liri, Atina, Rocca Priora, Ariccia, Anzio, Sezze, Gaeta, Minturno, Bracciano, Acquapendente, Montefiascone, Ronciglione, Magliano Sabino, Amatrice. Inoltre, ha annunciato Polverini, entro dicembre sarà aperto il nuovo ospedale di Frosinone, mentre è intenzione della governatrice, se il governo approverà il piano (sbloccando quindi, tra l'altro, la possibilità di realizzare nuove strutture sanitarie) realizzare in futuro gli ospedali dei Castelli, del Golfo e di Anagni.

Quelle di riabilitazione, poi, saranno le prime strutture a essere recuperate, mentre sarà valorizzata con l'arrivo di un noto luminare la cardiochirurgia del San Filippo. "Con questo piano - ha commentato la governatrice - si passa all'assistenza integrata, è l'inizio di un percorso che mette al centro la persona e la salute. Ogni cittadino, grazie al sistema delle reti, avrà a disposizione prestazioni di alta specialità, perché tutti i miei provvedimenti vanno verso un appropriato utilizzo delle strutture ospedaliere".

Con l'opposizione intanto, che due giorni fa aveva diffuso alcuni dati sul piano, la polemica non si placa: oggi Polverini ha confermato di aver presentato alla Procura una denuncia per la fuga di notizie, e ha invitato il centrosinistra a "non procurare allarmi ai cittadini" per "un senso di responsabilità istituzionale".

Il commento del capogruppo Pd Montino
. "Polverini è stata costretta a gettare la maschera, perché le bugie hanno le gambe corte. Il piano di riordino della rete sancisce l'inattendibilità del presidente" e, dal punto di vista dei posti letto, "crea il deserto".

L'opinione dell'Udc. Per il vicepresidente della Giunta Luciano Ciocchetti (Udc) invece il piano Polverini "avvia una giusta rivoluzione: bisognava decongestionare i grandi centri portando la cura delle patologie meno gravi e delle cronicità direttamente sul territorio, vicino ai cittadini".

Critice dal Pdl. Il capogruppo Pdl alla Pisana Franco Fiorito: "Chiederemo al presidente un chiarimento immediato: vorremmo sapere quali sono le valutazioni tecniche che hanno portato a determinate scelte, alcune incomprensibili, che penalizzano province come Frosinone".

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