Il Consiglio di Stato salva il Piano regolatore di Roma
Accolto il ricorso di Comune, Regione e Provincia. Nella sentenza si legge: “Il vizio procedimentale appare superato dal successivo intervento in sede di approvazione del Prg dello stesso Consiglio Comunale"
Redazione
08 aprile 2009 16:43
Il Piano regolatore di Roma è salvo. Il Consiglio di Stato ha infatti accolto i ricorsi di Comune di Roma, Regione Lazio e Provincia di Roma contro la sentenza del Tar del Lazio che, il 19 marzo scorso, aveva annullato il Piano regolatore generale. Un annullamento avvenuto per un vizio di forma.
L'organismo presieduto da Gaetano Trotta ha quindi ripristinato il Prg, sospendendo l'efficacia della sentenza impugnata. La società Bodicea Property Services Co Limited si era rivolta al Tar del Lazio per contestare il vincolo di inedificabilità apposto su un’area in via Fontanile Arenato, alla periferia ovest della città (zona Pisana).
Fino a quel momento tutti i ricorsi al Tar contro il Prg non erano stati accolti dai giudici amministrativi del Lazio. Nel "procedimento di copianificazione", si leggeva nel testo della sentenza, è "mancato un segmento procedimentale". Il Consiglio di Stato ha invece rilevato che "il vizio procedimentale ravvisato dal primo giudice, e che costituisce il motivo unico e assorbente dell'annullamento degli atti impugnati, appare superato dal successivo intervento in sede di approvazione del Prg dello stesso Consiglio Comunale".
Il segretario del Pd del Lazio, nonché ex assessore all'urbanistica Roberto Morassut, ha così commentato: “La motivazione con la quale la sezione competente del Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensiva e il ricorso formulati dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma nei confronti della sentenza Tar sul Prg di Roma fuga molti dubbi sulla correttezza della procedura a suo tempo seguita dalla Giunta Veltroni e dalla Giunta Marrazzo per giungere ad approvare il nuovo Prg di Roma''.
Il prossimo 7 luglio il Consiglio di Stato si pronuncerà sul merito della vicenda e solo allora si potrà dire che il Piano regolatore sarà veramente salvo.
L'organismo presieduto da Gaetano Trotta ha quindi ripristinato il Prg, sospendendo l'efficacia della sentenza impugnata. La società Bodicea Property Services Co Limited si era rivolta al Tar del Lazio per contestare il vincolo di inedificabilità apposto su un’area in via Fontanile Arenato, alla periferia ovest della città (zona Pisana).
Fino a quel momento tutti i ricorsi al Tar contro il Prg non erano stati accolti dai giudici amministrativi del Lazio. Nel "procedimento di copianificazione", si leggeva nel testo della sentenza, è "mancato un segmento procedimentale". Il Consiglio di Stato ha invece rilevato che "il vizio procedimentale ravvisato dal primo giudice, e che costituisce il motivo unico e assorbente dell'annullamento degli atti impugnati, appare superato dal successivo intervento in sede di approvazione del Prg dello stesso Consiglio Comunale".
Il segretario del Pd del Lazio, nonché ex assessore all'urbanistica Roberto Morassut, ha così commentato: “La motivazione con la quale la sezione competente del Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensiva e il ricorso formulati dalla Regione Lazio e dal Comune di Roma nei confronti della sentenza Tar sul Prg di Roma fuga molti dubbi sulla correttezza della procedura a suo tempo seguita dalla Giunta Veltroni e dalla Giunta Marrazzo per giungere ad approvare il nuovo Prg di Roma''.
Il prossimo 7 luglio il Consiglio di Stato si pronuncerà sul merito della vicenda e solo allora si potrà dire che il Piano regolatore sarà veramente salvo.
Redazione
08 aprile 2009 16:43
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