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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Nuovo piano rifiuti: differenziata al 50% entro il 2014. Alemanno: "Grande sfida"

Raccolte porta a porta per due milioni di romani e un sistema che prevede premi per i cittadini virtuosi attraverso l'istituzione di un badge familiare. Alemanno: "Niente polemiche, è una grande sfida"

Un taglio netto con il passato e l’obiettivo di raggiungere in pochi anni uno standard di sostenibilità pari a quello delle grandi metropoli europee.  È quanto promette il nuovo piano per la raccolta differenziata presentato oggi alla presenza del sindaco Alemanno e del ministro dell’Ambiente Corrado Clini. 
Un modello complesso a cui Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e Ama hanno iniziato a lavorare da ottobre dello scorso anno, quando è stato firmato il protocollo d’intesa tra il Comune e le due società che si occupano di raccolta e smaltimento dei rifiuti. 
Un impegno che ha portato a distanza di qualche mese ad approntare una road map piuttosto dettagliata su quello che sarà il piano rifiuti dei prossimo anni.

GLI OBIETTIVI - Già entro la fine del 2012 la percentuale di differenziata dovrebbe passare dal 25,6% attuali al 30%, raddoppiare nel 2014 fino a sfiorare il 65 % nel 2016. Obiettivi che, spiega l’A.D. dell’Ama Salvatore Cappello, verranno raggiunti grazie alla suddivisione della città in sei macroaree, a seconda della densità abitativa e delle criticità che comporterebbe la raccolta domiciliare.

La road map della raccolta porta a porta sarà articolata in tre fasi. Via libera da subito alla differenziata nelle cosiddette ‘aree verdi’ (tra le altre Centro Storico, Trastevere, Testaccio), abitate complessivamente da più di 450 mila persone, ma il sistema dovrebbe essere esportato in tempi relativamente brevi, anche alle ‘aree gialle’, zone in cui la criticità è maggiore, fino a raggiungere il milione di abitanti in tempi medio-brevi, per arrivare in prospettiva all’ambizioso obiettivo di due milioni di abitanti.

Nelle zone interessate fin da subito dalla raccolta domiciliare a ogni famiglia verranno consegnati 4 diversi tipi di bidoncini domestici e la differenziata verrà suddivisa in: rifiuti organici, carta e cartone, multimateriale leggero (plastica e metallo senza vetro) e rifiuti indifferenziati. Nelle altre aree verrà invece riorganizzata la raccolta stradale in 3 frazioni, mentre in tutta la Capitale sarà attivata la raccolta di una quinta frazione di rifiuti, quella del vetro, attraverso l’impiego di campane apposite.

Un’altra importante novità sarà l’introduzione di un badge familiare nei quartieri attualmente serviti dal duale e in tutta le zone che non interessate dalla raccolta porta a porta.  Una smart card che permetterà ai cittadini di aprire dei cassonetti di nuova fabbricazione ed ermeticamente sigillati: ogni volta che si getteranno gli scarti nei cassonetti per la differenziata si acquisiranno dei punti che viceversa saranno scalati quando si utilizzerà il cassonetto per l’indifferenziato.

UNA GRANDE SFIDA - Gianni Alemanno sottolinea la complessità e l’ambizione del progetto. “È un’accelerazione qualitativa e quantitativa che Roma non ha mai conosciuto. Di differenziata – spiega il sindaco – si parla dal 1990 e quando ci siamo insediati al Campidoglio nel 2008 la differenziata era al 17 per cento. Noi l’abbiamo già portata al 26, ma si tratta di un problema che non deve essere affrontato in modo polemico ma in chiave di grande sfida”.
Alemanno sottolinea poi come parte integrante del progetto sia la capacità di far recepire ai romani l’importanza della differenziata: “È necessario uno start up anche psicologico – ha detto il primo cittadino: il segreto del successo sarà la collaborazione dei cittadini e per far ciò abbiamo previsto dei meccanismi premiali per i virtuosi e punitivi per chi trasgredisce”.

Soddisfazione condivisa dal Ministro alle Politiche Ambientali Corrado Clini: “Al di là degli obiettivi che sono comunque prudenziali – ha spiegato il ministro -  quello che conta è la strada che si prende, e questa è la strada giusta”. Clini si è poi soffermato anche sull’aspetto economico del progetto, che prevede un grosso investimento iniziale a fronte di un rientro economico che avverrà  nel tempo, man mano che la differenziata prende piede. “Il nostro impegno è di 30 milioni per garantire lo start up, ma è un volano per altri investimenti che dovranno comunque esserci e che sarebbe assurdo bloccare per rientrare nel patto di stabilità”.

DISCARICA DI PIAN DELL'OLMO - Parlando di rifiuti il tema non poteva non cadere sulle proteste per la discarica di Pian dell’Olmo, tema caldo degli ultimi giorni. “Non capisco - ha affermato Alemanno - per quali pregiudizi politici alcuni pensano che il sito debba essere per forza dentro il comune di Roma. È un discorso puerile, visto che ogni giorno Roma ospite oltre un milione di pendolari.
A me interessa solo che le valutazioni siano serene e trasparenti: se si dimostra che i siti fuori dal Comune sono meno idonei di quelli all’interno di Roma ci rassegneremo”.
Infine rassicura che l’emergenza sarà gestita dalla provincia di Roma, senza fare ricorso ad aiuti esterni: “MI auguro che nelle prossime ore sia fatto uno sforzo perché i rifiuti di Roma restino nella provincia. Non vogliamo e non accettabile – ha concluso il sindaco – portare i rifiuti all’estero. Questo piano ambientale è una risposta anche in questo senso”.

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