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Il flop deI piano pullmann: inquinamento, doppia fila e malcontento

Autobus in doppia fila, inquinamento, malcontento generale e il vicino fallimento del Terminal Gianicolo. Il piano Parcheggi firmato Marchi sembra avere troppi problemi

Annunciato solo tre mesi fa, il Piano Parcheggi della capitale sembra aver fatto un flop. Problemi con gli autobus turistici, soste in seconda fila, il terminal Gianicolo che sta morendo e il malcontento del Vaticano e dei residenti del XVII Municipio. Il progetto firmato Marchi, a quanto pare, non ha risolto affatto il problema dei trasporti turistici.

Il presidente dell'associazione 'Roma San Pietro' del XVIII municipio Luigia Mirella Campagna parla di un insofferenza generale dei abitanti del quartiere verso la situazione di caos che si crea con l'arrivo di autobus proveniente da Svizzera, Francia e Olanda. "I cittadini hanno fatto diverse iniziative per risolvere questo problema - spiega Campagna - e come associazione abbiamo anche incontrato l'assessorato prima dell'entrata in vigore del piano, dicendo che non avrebbe funzionato perché non vincola i pullman ad andare in determinati parcheggi. Ad oggi, infatti, questi continuano a sostare in seconda fila (spesso senza peraltro essere multati) rendendo impossibile la discesa dei pellegrini e la circolazione".

Anche Gianni Filoni, presidente del parcheggio Vaticano affronta con serietà un'altra conseguenza arrecata da questo progetto dell'assessore Marchi: "Il piano bus del Comune di Roma, con i nuovi 10 stalli bus creati su via della Conciliazione, ha di fatto eliminato il ruolo del Terminal Gianicolo. Oggi il nostro parcheggio pullman è semideserto, l'intera struttura rischia e il personale è in esubero. Mentre si è avuto un effetto peggiorativo sul quadrante del Vaticano, in termini di sicurezza, inquinamento e traffico". Nel corso di una conferenza organizzata nel Terminal Gianicolo, Filoni lancia l'allarme sia sull'impatto "fortemente negativo" del piano sulla mobilità della zona, sia sulle ricadute sul parcheggio "che ha visto l'afflusso dei bus ridotto dell'80% dal primo luglio (data dell'entrata in vigore del piano)". "In via della Conciliazione - spiega - si è creato un accumulo di pullman mal gestito, con effetti dirompenti. Quando arrivano 40-50 bus, i dieci stalli non sono sufficienti e, puntualmente, questi sostano in seconda fila e scaricano i turisti ovunque con evidenti problemi di sicurezza. Per non parlare dei disagi di Borgo Pio, la zona abitata - prosegue -, colpita dal traffico e dall'inquinamento". "Il Terminal Gianicolo - conclude Filoni - è stato dimenticato dall'amministrazione che, nel piano bus, non ha mai valutato il suo ruolo. Abbiamo incontrato l'assessore Marchi ma non siamo mai stati chiamati a un tavolo di concertazione. Dispiacerebbe pensare che si voglia eliminare una struttura di tale importanza per la città solo perché è stata fatta da qualcun'altro".

Alle parole di Filoni fanno eco anche quelle dette da Antonella De Giusti, Presidente del XVII Municipio, quando afferma che "Questo piano non va bene perché aggrava pesantemente il nostro territorio di traffico e inquinamento". Secondo De Giusti gli effetti del piano comunale sono "più doppie file, traffico e inquinamento. Avevamo chiesto al Comune di interloquire sia con il Terminal Gianicolo, sia con il parcheggio di via Micara per convogliare lì i bus con delle convenzioni, ma l'amministrazione è stata sorda".

Ma dal Campidoglio, in questo clima di allarmismo, una voce rassicura i politici e quanti si fanno pensiero dell'inquinamento e del traffico. È Sergio Marchi, assessore alla mobilità, il quale parla della "disponibilità dell'amministrazione al pieno coinvolgimento del Terminal Gianicolo per la sosta oraria e giornaliera del pullman turistici. Ovviamente - precisa -, trattandosi di una struttura privata, sarà necessario che le condizioni di permanenza e di sosta all'interno del Terminal siano competitive". Ma il problema non riguarda solo le sorti del parcheggio Vaticano. A questo si aggiungono l'inquinamento, soste abusive e contrarie alle più elementari norme della strada e il disordine generale che ne deriva e che grava solo su quanti abitano il quartiere.

"Come è stato concepito il piano bus va benissimo - afferma la rappresentante degli imprenditori e residenti S. Pietro, nel XVII municipio, Ilaria Bussiglieri - perché individua aree sosta più vicine agli attrattori turistici, diverso è come viene gestito. Sicuramente c'é bisogno di un controllo continuo da parte della polizia municipale".

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