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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Classi di 'priorità' ed esami in 10 giorni: il piano per abbattere i tempi delle liste d'attesa

Il decreto è stato presentato questa mattina dal governatore regionale Zingaretti, dal ministro della Salute Lorenzin e dal responsabile della Cabina di regia della sanità del Lazio D'Amato

Istituzione di 'classi di priorità', blocco dell'intramoenia, gestione trasparente delle liste, esami entro dieci giorni dalla prenotazione per 8 visite ecografiche e 3 visite specialistiche, sperimentazione di ambulatori aperti per visite in giornata. Sono alcuni punti cardine del decreto per l'abbattimento delle liste d'attesa che il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha presentato insieme al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e al responsabile della Cabina di regia della sanità del Lazio, Alessio D'Amato. Il progetto messo in piedi dalla Regione è basato su 6 passaggi. 

CLASSI DI PRIORITA' - Il primo riguarda la 'classe di priorità'. Il medico di famiglia dovrà indicare il grado di urgenza della prestazione: Urgente (entro 72 ore), Breve (10 giorni), Differibile (30 giorni per le visite, 60 per le prestazioni strumentali), Programmata (180 giorni). La classe di priorità riguarderà il paziente che accede per la prima volta a una prestazione. Qualora fosse già conosciuto perchè, ad esempio, è un malato cronico, uscirà dallo studio con la data, l'ora e il nome della struttura che eseguirà l'esame, che resterà sempre la stessa anche i per futuri controlli. In questo modo uscirà dal calcolo delle liste d'attesa perchè già preso in carico dalla struttura.

GESTIONE TRASPARENTE DELLE LISTE - Il decreto introduce una gestione trasparente delle liste. Ad ogni prestazione erogata deve corrispondere una prenotazione. Inoltre i calendari delle agende non potranno essere chiusi: un modo per evitare che il paziente si senta più dire "Torni l'anno prossimo". Diventa fondamentale il lavoro delle Asl, che avranno trenta giorni di tempo per programmare la rete di offerta per le diverse tipologie di prestazioni, valutare la quota di attività che sono in grado di produrre e quella che può essere acquistata dalle aziende ospedaliere, e prevedere il recupero dell'efficienza attraverso l'ottimizzazione dei turni del personale e l'uso dei macchinari. 

INTRAMOENIA - Altro punto decisivo riguarda l'intramoenia. Il decreto stabilisce che laddove le attività istituzionali superino i tempi attesa dalle classi priorità, si andrà all'interruzione della libera professione, che verrà riattivata nel momento in cui questi tempi istituzionali scenderanno.

10 ESAMI CON LISTE ABBATTUTE - L'abbattimento delle liste d'attesa riguarderà 8 esami ecografici e 3 visite specialistiche (oculistica, dermatologica e cardiologica). 

I FINANZIAMENTI - Dieci i milioni di euro stanziati per questo progetto, che ha un tempo stimato di realizzazione di dodici settimane. Per riuscirci, però, la Regione Lazio ha previsto anche un aumento dell'offerta in ogni azienda attraverso prestazioni aggiuntive, l'apertura dei servizi tutti i giorni fino alle 22 e, se necessario, anche il sabato e la domenica. In questo modo - è il ragionamento che viene fatto - si smaltiscono le code attuali e si entrerà a regime con le nuove indicazioni. Infine verrà messa in atto una sperimentazione con alcuni ambulatori aperti. Il cittadino potrà eseguire un esame in giornata senza avere la prenotazione. 

I SINDACATI - Questo il commento dei segretari generali di CGIL Roma e Lazio, CISL Lazio e UIL Roma e Lazio, Michele Azzola, Andrea Cuccello e Alberto Civica: "L'accordo sottoscritto oggi non è un punto di arrivo ma un punto di partenza. Siamo soddisfatti ma la strada è ancora lunga. Occorre assicurare maggiore flessibilità del personale così come regolata dagli accordi sindacali e resa possibile da un piano di assunzioni e stabilizzazioni del personale, di una maggiore utilizzazione della strumentazione tecnica con un sensibile aumento del loro utilizzo" si legge in una nota. "È necessario dopo una lunga fase di risanamento dei conti, procedere unitariamente rilanciando la qualità delle prestazioni, riorganizzando i servizi territoriali e puntando decisamente su una nuova regolamentazione degli appalti in sanità. La trasparenza delle agende é un altro tassello che viene messo al riconoscimento della centralità dei cittadini che potranno consultarle direttamente ottimizzando così il servizio e contribuendo anche per questa via a ridurre i tempi di attesa". Per Cgil Cisl Uil "occorre proseguire il confronto con la Regione su tutte le altre questioni che incidono sulle prestazioni sanitarie per migliorale ma soprattutto per modificare in positivo la percezione che oggi i cittadini hanno della sanità pubblica". 

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