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Venerdì, 19 Aprile 2024
Emergenza freddo

Piano freddo in affanno, due morti in dieci giorni: è corsa per scongiurare l’ennesima strage del gelo

Il piano è in ritardo e il Comune deve correre: 40mila euro a municipio per attivare le strutture di accoglienza. Intanto l’inverno miete già vittime

Piano freddo in affanno così a Roma è corsa contro il tempo per scongiurare l’ennesima strage del gelo. Le temperature sono in picchiata e il freddo nella Capitale miete già vittime: due le persone morte in appena dieci giorni. 

Il freddo miete vittime: due morti in dieci giorni

La prima a Garbatella dove si è consumato un vero e proprio dramma della solitudine con un uomo, senza fissa dimora, esanime nell’auto che era diventata la sua casa. L’unico riparo. L’altra vittima del freddo è invece un clochard 27enne trovato privo di vita in Piazza dei Cinquecento, nei pressi della stazione Termini. E i tragici numeri dello scorso anno, quando le vittime del gelo furono dieci in due mesi, tornano a fare paura. L’insediamento della Giunta, avvenuto in modo inconsueto in autunno inoltrato, ha reso tutto più difficile: una rincorsa all’inverno e a quell’accoglienza che a Roma ogni anno si ripresenta come un’emergenza. 

Il Piano freddo del Comune in ritardo

Ad inizio dicembre sono stati messi a disposizione dei senzatetto i primi 75 posti, altri venti apriranno a breve gestiti dal Dipartimento per l’accoglienza notturna. “Purtroppo abbiamo dovuto prendere atto che molte gare per l’affidamento del servizio erano andate deserte” - aveva sottolineato l’assessora al Sociale di Roma Capitale, Barbara Funari, ai nostri microfoni. Il Campidoglio, che punta a creare ​​luoghi per l’accoglienza piccoli e diffusi, più gestibili e vivibili, ha distribuito a ciascun municipio circa 40mila euro per l’apertura di centri d’accoglienza notturna. 106 nuovi posti entro Natale e altri 60 subito dopo: questo l’obiettivo a breve termine fissato dal Comune. A Roma le persone senza fissa dimora, prima della pandemia, erano circa 8mila. E’ a tutti loro che bisogna guardare. 

Ai municipi 40mila euro per le strutture d’accoglienza

Alcuni municipi si sono già mossi. All'Esquilino 10 posti gestiti da Nonna Roma e l'associazione Tulipano Bianco in collaborazione con il Municipio I. Nel III è in funzione il centro di accoglienza di Valmelaina: 200 metri quadri, concessi da Farmacap, che nella notte possono ospitare fino a 25 persone. Un rifugio accogliente e caldo per senzatetto e indigenti attivo 7 giorni su 7, dalle ore 18 alle ore 9 del mattino. In via Ottorino Gentiloni garantiti ricovero notturno, pasti serali caldi e colazioni offerti con l'aiuto di Enti e Associazioni di volontariato. In II, al Pinciano, porte aperte per la struttura che pienamente operativa può ospitare fino a 40 persone. Attivata anche un'unità di strada che farà sia assistenza sia accompagnamento al centro. 

Emergenza freddo, il Comune non aprirà le stazioni metro

Tra le soluzioni (tampone) da adottare esclusa l’apertura delle stazioni della metropolitana per consentire alle persone senza fissa dimora di trovare almeno un riparo.  “Non la ritengo una soluzione dignitosa. Se fosse necessario, nei giorni più freddi - ha detto Funari - ho previsto l’installazione di tensostrutture riscaldate dotate di tutti i servizi”. Ma bisogna fare in fretta, Roma non può permettersi l’ennesima strage del gelo.

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