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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Piano casa, la Lega va in procura: "Depositata denuncia su chat Zevi"

Santori: "Non ci possono essere zone d'ombra sull'ambiguo rapporto tra Gualtieri e i movimenti per l'abitare"

La Lega va in procura e chiede di fare chiarezza sulle chat – rese note nei giorni scorsi – tra Tobia Zevi, assessore al Patrimonio della giunta Gualtieri e Luca Fagiano, tra i leader dei movimento per l’abitare a Roma. “Non permetteremo ai protettori politici di dieci capetti, che guidano le occupazioni su Roma, di danneggiare l’erario e calpestare la legge abusando della maggioranza silenziosa dei cittadini più deboli che da decenni subiscono questi abusi aspettando all'interno delle graduatorie ufficiali una casa che non gli verrà mai data se questi metodi andranno avanti” ha detto Fabrizio Santori, capogruppo Lega in Campidoglio. 

Il caso della chat tra Zevi e movimenti

Nei giorni scorsi, una talpa ha passato alle reti Mediaset lo stralcio di una conversazione su WhatsApp avvenuta tra Tobia Zevi e Luca Fagiano, uno dei leader dei movimenti per l’abitare a Roma. I messaggi che vengono mandati in onda prima a Canale 5 e poi a Rete 4 e finiti al centro della polemica sono questi: Zevi invia la bozza di piano casa nella chat WhatsApp, Luca Fagiano risponde "così non va proprio" e subito dopo Yuri Trombetti, presidente della commissione casa, replica: "Lo modificheremo". Immediata la reazione delle opposizioni che hanno invocato le dimissioni dell’assessore al Patrimonio di Roma Capitale. A chiedere un passo indietro al delegato di Gualtieri sono stati i consiglieri di destra e del M5s.

La difesa della maggioranza

Intanto, la maggioranza fa quadrato intorno a Zevi. Nei giorni scorsi, a commentare è stato l’assessore capitolino Andrea Catarci: “Peggio di certe trasmissioni e certo giornalismo c'è un'opposizione così insignificante da andare dietro ai peggiori servizi intrisi di ideologia, falsità e malafede”. Anche il Sindaco ha preso le difese di Zevi, commentando in tv: “Giusto condividere il piano casa con tutti, anche i prefetti hanno incontrato i movimenti”. 

La linea dura della Lega

Ai consiglieri leghisti in Campidoglio non è bastato chiedere le dimissioni di Tobia Zevi, sono andati in Procura a depositare due atti di denuncia. “Da sempre a sinistra il mood è quello di farsi dettare la linea dai movimenti per le okkupazioni” ha detto Santori. Il consigliere comunale ha ripercorso, quindi, gli ultimi dieci anni di governo cittadino con amministrazione di centrosinistra: “Non possiamo dimenticare le gravi intercettazioni del vicesindaco Nieri della giunta Marino, che nel 2014 di fatto dimostrarono come il Campidoglio era in prima linea per evitare gli sgomberi degli occupanti abusivi. E poi l'attuale sindaco Gualtieri in campagna elettorale organizza eventi allo Spin Time okkupato e ora la sua maggioranza annuncia l'acquisto con i soldi dei romani di due edifici lo stesso Spin Time e il Metropoliz per poi ridarlo agli stessi movimenti che hanno invaso illegalmente spazi pubblici”.

La denuncia in Procura

Ha aggiunto: “È già successo con l'immobile del Porto Fluviale di qualche mese fa, altra occupazione abitativa a Ostiense acquistata con 11 milioni di euro di fondi pubblici.  E poi le invasioni durante i convegni, le occupazioni delle stanze degli assessori, pressioni continue ora certificate da queste chat con Tobia Zevi che dimostrano come tutto questo sia solo la punta di un iceberg di un sistema marcio che subisce, costantemente, il ricatto dei movimenti per la casa” ha concluso. Santori ha depositato un atto di denuncia per due reati alla Procura della Repubblica di Roma ripercorrendo gli atti del sindaco Gualtieri e della sua giunta.

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