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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Piano Casa regionale, l'approvazione suscita le polemiche degli ambientalisti

L'associazione Italia Nostra e il coordinamento di comitati Carteinregola criticano la nuova legge: "Tradite le promesse elettorali". Non convinta Legambiente: "Nel Piano luci e ombre"

Non sono mancate le polemiche da parte di comitati cittadini e associazioni ambientaliste in seguito all’approvazione del Piano Casa regionale, arrivato venerdì mattina all’alba dopo una lunga discussione di 12 ore. Se l’assessore alle Politiche del Territorio Michele Civita difende l’operato della propria amministrazione, sostenendo che la nuova legge “favorisce uno sviluppo equilibrato”, da Legambiente a Italia Nostra, non sono mancate le voci critiche. Per la prima nel piano ci sono “luci e ombre” mentre più negativo il commento della storica associazione che denuncia: “Zingaretti ha tradito le sue promesse elettorali”. Dura anche la posizione del coordinamento di comitati cittadini romani Carteinregola: “Questo piano è in linea con quello della precedente amministrazione Polverini. 

CIVITA – “La manovra normativa favorisce uno sviluppo equilibrato e sostenibile a Roma e nel Lazio” il commento dell’assessore alle Politiche del territorio Miche Civita che spiega gli obiettivi della nuova legge. Tra questi la tutela “delle aree naturali protette, i parchi e le zone sottoposte a vincoli paesistici”, la fiducia “all’iniziativa diretta, indirizzandola verso il rinnovo degli edifici e dei tessuti edilizi esistenti”. E ancora  “la realizzazione di case a canone calmierato (housing sociale)”, “nuove norme per sostenere lo sviluppo delle imprese agricole, con misure che favoriscono la rifunzionalizzazione delle attuali volumetrie edilizie”. 

LEGAMBIENTE Apprezza le modifiche “effettuate al devastante testo della Giunta Polverini” l’associazione ambientalista Legambiente ma “ vede negativamente la proroga effettuata sul Piano casa esteso ora fino al 31 gennaio 2017”. Si legge in una nota di Roberto Sacchi, presidente della sezione del Lazio:  "Vediamo luci e ombre sul Piano casa approvato oggi dalla Regione da una parte si rischia di prendere direzioni che vorremmo scongiurare, con la moltiplicazione del consumo di suolo e una proroga di due anni che porta la scadenza dal prossimo gennaio al 2017, dall'altra è buono il miglioramento complessivo rispetto al Piano Polverini, la proroga delle norma di salvaguardia per i parchi fino ad approvazione dei piani d''assetto e la norma sugli interventi di sostenibilità energetica. 

ITALIA NOSTRAPiù critica la posizione di Italia Nostra: “Zingaretti, prorogando il Piano Casa fino al 2017, ha tradito le sue promesse elettorali. Infatti nel aveva scritto 'Stop al Piano costruttori: la legge sul Piano casa della Regione Lazio dovrà essere riformata eliminando la possibilità di applicarla in zona agricola, nei parchi, nelle parrocchie del centro storico, nelle cliniche private e nei capannoni industriali in via di dismissione’. Sono invece rimasti quei commi della Polverini e vi ha aggiunto anche i residence” continua l’associazione che si chiede che fine faranno “gli edifici di grande valore urbanistico e architettonico della Città storica. Infine:  “Sono apparse ulteriori deroghe per permettere di costruire nelle aree protette e nei Parchi regionali nelle aree di 'riserva generale' e di ''protezione'' conclude annunciando la richiesta dell'intervento del ministero dei Beni culturali. 

CARTEIN REGOLA “Il Piano approvato dalla Regione Lazio di Zingaretti, tranne che per un paio di aspetti impresentabili, è perfettamente in linea con la precedente amministrazione di centrodestra" attacca in una nota il coordinamento di comitati cittadini Carteinregola.  “Il Piano casa è stato prorogato mantenendo i commi Polverini sulle cliniche private e sui capannoni industriali (e gli uffici) in via di dismissione, aggiungendovi per sovrapprezzo anche i residence, privati. Per non parlare dell'aspetto più inquietante, sempre traghettato dal piano Polverini: i privati potranno aumentare cubature e cambiare destinazione agli edifici, anche con impatti devastanti sui territori, senza che ne'' i Comuni ne'' i Municipi possano opporsi, e nemmeno chiedere delle modifiche”.

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