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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Al via i progetti del Piano Casa ma senza passare dal Consiglio comunale

I primi progetti in base alla legge regionale sono approdati in Campidoglio. La commissione urbanistica è al lavoro per un delibera che permetta di 'saltare' il parere dell'Aula: "Velocizzare i tempi"

Una 'delibera quadro' in Consiglio capitolino per velocizzare i tempi di approvazione dei progetti di modifica di destinazione d'uso in base al Piano Casa regionale, per quanto riguarda la cessione al Comune delle aree destinate a servizi. Come? Facendo in modo che queste decisioni non debbano più passare al vaglio dell'Aula Giulio Cesare ma solo dagli uffici tecnici. A lavorare al provvedimento la commissione capitolina Urbanistica presieduta dal consigliere Pd Antonio Stampete e che nelle prossime settimane riceverà il parere in merito degli uffici tecnici.

Nelle scorse settimane infatti in Campidoglio sono arrivate le prime proposte progettuali presentate in base all'art. 3 ter comma 3 del cosiddetto Piano casa licenziato dall'amministrazione Polverini che permette operazioni di demolizione e ricostruzione e di cambio di destinazione d'uso degli immobili che, per alcuni parametri, ottengono anche premi di cubatura. La delibera che contiene la“cessione delle aree a standard urbanistici al fine di assicurare la dotazione minima inderogabile di spazi pubblici”, in altre parole le aree da destinare ai servizi, in base alla legislazione attuale deve essere approvata dal Consiglio comunale. Nel caso in questione la proposta di delibera n. 72 ne include sei per un totale di aree da cedere di 50583 metri quadrati.

“Fare in modo che gli uffici possano prendersi in carico tale valutazione senza passare dal Consiglio comunale permette di velocizzare i tempi di queste operazioni in modo tale che gli operatori economici non debbano aspettare ogni volta che un delibera accorpi cinque o sei provvedimenti e che venga calendarizzata in Assemblea capitolina” spiega Antonio Stampete. Per il presidente della commissione Urbanistica si tratta di anticipare i tempi di quanto verrà introdotto con le modifiche che intende apportare l'amministrazione regionale di Nicola Zingaretti alla legge regionale: “Tra i cambiamenti già approvati dalla giunta regionale e giudicati positivamente anche dalle commissioni preposte a cui manca solo il via libera del Consiglio regionale, viene concesso ai comuni un periodo di tempo per normare questo aspetto e fare in modo che il permesso a costruire sia demandato agli uffici”. L'obiettivo quindi è quello di emendare la delibera e integrarla con un passaggio che permetta per i prossimi progetti di 'saltare' il Consiglio. Nei prossimi giorni il provvedimento dovrebbe infatti tornare in commissione.

Attenzione al provvedimento arriva dai consiglieri del Movimento cinque stelle. Il consigliere Daniele Frongia, membro della commissione dichiara: “Stiamo seguendo con attenzione e preoccupazione l'atterraggio dei primi provvedimenti del Piano casa regionale nel nostro comune” afferma. “Operazioni di demolizione e ricostruzione e cambi di destinazione d'uso che consideriamo un secondo condono edilizio”.

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