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Piano casa, la chat tra assessore e movimenti fa infuriare le opposizioni: "Si dimetta"

Una "talpa" passa a Mediaset alcuni messaggi tra Zevi, Trombetti (Pd) e Luca Fagiano dei movimenti, facendo scoppiare la polemica. L'assessore: "Sporgo denuncia, conversazioni modificate"

Una chat WhatsApp, aperta a maggio 2022, per condividere tutti i passaggi del nuovo piano casa da approvare, diventa di dominio pubblico e le opposizioni partono all'assalto dell'assessore Tobia Zevi. Per capire cosa è successo bisogna fare un passo indietro: la mattina del 21 marzo la trasmissione "Mattino Cinque" anticipa un presunto scandalo, che verrà approfondito la sera stessa dal giornalista Mario Giordano a "Fuori dal Coro" su Rete 4. Al centro dello "scoop" c'è uno scambio di messaggi tra Zevi e uno dei leader dei movimenti per la casa, Luca Fagiano, ex occupante di Valle Fiorita. Dagli screenshot mandati in onda sembra che quest'ultimo "detti la linea" all'esponente della giunta Gualtieri sulle politiche abitative. 

La chat sul piano casa con movimenti e sindacati

I messaggi che vengono mandati in onda prima a Canale 5 e poi a Rete 4 sono questi: Zevi invia la bozza di piano casa nella chat WhatsApp, Luca Fagiano risponde "così non va proprio" e subito dopo Yuri Trombetti, presidente della commissione casa, replica: "Lo modificheremo". Una semplificazione che viene contestata dai diretti interessati, in primis dall'assessore, che in un post Facebook di martedì sera, dopo la messa in onda della trasmissione condotta da Mario Giordano, ricostruisce quanto accaduto e attacca il conduttore: "La chat è manipolata - accusa - con tagli e omissioni che compromettono il senso. Non ho nessun problema a dibattere politicamente sulle scelte che faccio, ma non sono disposto a passare sopra alle scorrettezze. Ho civilmente tentato di spigare a Giordano che stava prendendo un abbaglio, ma non mi ha risposto. A tutela dell'onorabilità mia e degli altri interlocutori andrò a sporgere denuncia querela nei confronti di Giordano e della redazione, l'eventuale risarcimento lo devolverò integralmente ad un progetto sociale per chi è in emergenza abitativa". 

Lo scambio tra Zevi, i sindacati e il leader dei movimenti

Secondo quanto RomaToday ha potuto ricostruire, lo scambio e la cronologia dei fatti sarebbero i seguenti: il 1° marzo l'assessore Tobia Zevi condivide nella chat il pdf della bozza di piano casa, che il 26 febbraio era stata presentata ai consiglieri di maggioranza in Campidoglio. I primi a rispondere, come "presa visione", sono tre rappresentanti dei sindacati che fanno parte della chat (20 componenti totali tra Sicet, Uniat, Sunia, Unione Inquilini, Nonna Roma, lo staff dell'assessorato, Trombetti e i movimenti per l'abitare), mentre il giorno dopo - quando su "Repubblica" esce un'anticipazione riguardante la volontà del Comune di acquisire le occupazioni di Spin Time e Metropoliz - inizia un minimo di dibattito in più: Trombetti commenta l'articolo e Luca Fagiano, del movimento per il diritto all'abitare, sfrutta l'occasione per esprimere il suo parere negativo sulla bozza del piano. Ed è qui che c'è lo scambio "incriminato". Perché in questo frangente l'assessore apre a una modifica del documento, rispondendo direttamente al presidente della commissione casa - e non al leader dei movimenti. 

zevi chat piano casa

Le opposizioni all'attacco: "Zevi si dimetta, ombre pesanti sul suo operato"

Il primo ad attaccare Zevi, dopo quanto emerso in tv, è il presidente della commissione trasparenza, Federico Rocca (FdI): "C'è un eccessivo sbilanciamento dell'amministrazione nei confronti delle occupazioni abusive - scrive - e tutti i provvedimenti fin qui approvati vanno in tal senso. Penso all'immobile di Porto Fluviale, alla direttiva sulla residenza agli occupanti, all'ipotesi di acquisizione di Spin Time. Lo scambio tra Zevi e Fagiano è la conferma, è inaccettabile. Gualtieri venga a riferire in aula e prenda dovuti provvedimenti".  Gli fa eco anche Davide Bordoni della Lega: "Chiediamo l’urgente convocazione della commissione trasparenza capitolina e a
porte chiuse - esordisce - e si valutino le dimissioni dell’assessore Zevi, sul cui operato è necessario fare piena chiarezza.  Vogliamo sapere se l’atteggiamento dell’assessore è compatibile o no con le norme, e se queste sono state pienamente e correttamente rispettate e applicate". Anche il M5S non si fa attendere troppo. La capogruppo Linda Meleo è dura nei confronti dell'assessore Zevi: "La notizia lascia di sasso - fa sapere - perché dalla chat si evince come la giunta mostri le carte agli occupanti abusivi e ai loro capi per redigere il piano. Una notizia di una gravità inaudita. Ci preoccupa molto, questa notizia apre un'ombra sulle modalità con cui sono state costruite le delibere approvate da giunta e assemblea. Zevi faccia immediatamente un passo indietro e si dimetta". 

Della Casa (M5S): "Se è vero quanto emerge, Gualtieri ritiri deleghe a Zevi"

Anche dalla Regione arriva una richiesta di chiarimenti. E' la capogruppo del M5S, Roberta Della Casa, a esprimersi sulla vicenda: “Gualtieri faccia chiarezza sulla vicenda - scrive - che vedrebbe coinvolto il suo assessore Tobia Zevi il quale, in una chat con il leader degli occupanti abusivi, avrebbe condiviso in anteprima documenti sul Piano Casa, per 'visione e approvazione'. Se quanto emerso corrispondesse a verità, ci troveremmo di fronte ad un fatto gravissimo che legittima l’illegalità a discapito di tutti coloro che da anni attendono l’assegnazione di una casa. E’ inaccettabile che soggetti non qualificati come interlocutori istituzionali, dettino la linea sulle politiche abitative del Comune di Roma e per tale motivo, se i fatti venissero confermati, ci aspettiamo che Gualtieri ritiri immediatamente le deleghe all’assessore Zevi”.

Unione Inquilini: "Chi è la talpa a cui giovava far uscire questa chat?"

Ad aprire un secondo fronte, che corre insieme a quello dei rapporti più o meno opportuni tra amministrazione capitolina e movimenti, è Massimo Pasquini di Unione Inquilini: "Tutti parlano della trasmissione di Rete 4, che effettivamente strumentalizza quella chat - commenta a RomaToday - ma nessuno sottolinea che qualcuno ha consegnato la chat al giornalista. Non siamo stati noi sindacati e nemmeno i movimenti, perché sarebbe stato controproducente ai fini di una veloce approvazione del piano casa. E allora? A chi giovava mettere in cattiva luce Zevi e il suo operato?". A quanto si apprende, insieme a Zevi anche i sindacati e lo stesso consigliere dem Trombetti potrebbero presentare denuncia querela nei confronti della trasmissione: "Ma bisognerebbe farne anche una verso ignoti per individuare l'autore della soffiata", aggiunge Pasquini.

Da Veloccia a Patanè, solidarietà a Zevi

Tutta la giunta Gualtieri ha espresso solidarietà a Tobia Zevi e Yuri Trombetti. Dall'assessore alla mobilità Eugenio Patanè che ha sottolineato le possibili ripercussioni penali per la "manipolazione delle conversazioni, diffuse illegalmente, estraendone pezzi in modo da dare una falsa rappresentazione della verità" fino all'assessore all'urbanistica Maurizio Veloccia che ha definito "strumentale" la polemica scaturita dalla trasmissione di Mario Giordano: "Non accettiamo lezioni dalle opposizioni su questo tema", ha aggiunto Veloccia. Anche le assessore a scuola, sicurezza e lavori pubblici Pratelli, Lucarelli e Segnalini si sono unite al coro, come pure l'assessore alla cultura Miguel Gotor. Andrea Catarci ha puntato il dito contro le opposizioni: "Destra e M5S vanno dietro a falsità e malafede" ha accusato l'assessore alla città dei 15 minuti e personale.

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