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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Atac, via libera al piano assunzionale: entro l'anno 330 nuovi autisti e 82 operai

Lo prevede una delibera di Giunta capitolina. L'assessore Lemmetti: "Conferma della solidità del percorso che abbiamo scelto per l'azienda"

C'è il piano assunzionale di Atac per l'anno 2020. Il via libera è arrivato da Roma Capitale tramite una delibera di giunta capitolina. L'azienda di trasporto pubblico locale potrà contare su 330 nuovi autisti e 82 operai da inserire nell'organico entro fine anno. 

"Il risanamento di Atac passa anche attraverso l’assunzione di nuovi dipendenti, nuova forza lavoro a sostegno dell’azienda. Oltre ad aver aumentato la flotta, il piano prevede l’arrivo di 412 nuove risorse per il 2020, solo nel 2019 abbiamo assunto 250 autisti e 135 operai. In due anni sono circa 800 dipendenti in più. Grazie al percorso avviato abbiamo comprato nuovi bus e ricominciato ad assumere. Un bel risultato per un’azienda che abbiamo trovato con oltre 1,3 miliardi di debiti" dichiara la sindaca Virginia Raggi.

"L’assunzione di personale è una conferma della solidità del percorso che abbiamo attivato per l’azienda capitolina del trasporto pubblico: un’ulteriore prova del suo risanamento dopo il primo bilancio positivo registrato" commenta anche l'assessore al Bilancio Gianni Lemmetti. "Quando abbiamo scelto la strada del concordato preventivo per Atac eravamo convinti che sarebbe stata quella giusta. E i fatti ci hanno dato ragione: abbiamo dato alla società un piano preciso di razionalizzazione dei costi da seguire e l’importante obiettivo dell’efficientamento da raggiungere. Oggi, attraverso questa delibera, ancor più significativa nella fase di ripresa post-emergenza, accentuiamo ancora di più il sistema dei controlli col supporto dei nostri uffici, elemento strutturale per seguire le partecipate nella risposta alle esigenze dei cittadini". 

"Oltre a rinnovare la flotta abbiamo salvaguardato posti di lavoro e tutelato il personale dell’azienda, nel rispetto del piano di concordato" esulta anche l'assessore ai Trasporti Pietro Calabrese. "Prima del nostro arrivo le ultime assunzioni risalgono al 2015: erano state sospese a causa del blocco assunzionale legato al piano di rientro, ennesima conseguenza pesantissima dovuta al commissariamento del debito pregresso di Roma Capitale. Un’altra gravosa eredità a cui stiamo ponendo rimedio. Questo nuovo piano assunzionale è un grande passo in avanti anche a beneficio del servizio di trasporto pubblico". 

L'allarme sui conti aziendali

Un quadro dipinto come roseo dall'amministrazione, ma in realtà minato da più di un allarme sul fronte dei conti. L'emergenza coronavirus ha infatti lasciato il segno sui ricavi aziendali. E i dati snocciolati nel corso di una recente riunione della commissione capitolina Mobilità non fanno ben sperare.  

"A maggio abbiamo calcolato una riduzione dei ricavi di 50 milioni di euro. Abbiamo poi elaborato gli scenari base per il corrente esercizio e, tenendo conto che nel  2018-19 il valore storico dei ricavi si era attestato a 270 milioni, stimiamo di chiudere l'anno a 120 milioni di ricavi. Quindi la differenza dagli attuali 50 milioni salirà fino ad oltre 150 milioni" ha spiegato Stefano Guadalupi, direttore pianificazione e contratti di servizio di Atac. 

"Questo buco di 150 milioni - ha aggiunto -  attraverso il contratto attuale di 'net cost' con il Comune (contratto nel quale il rischio industriale e quello commerciale, legato all'attività di vendita dei biglietti e del controllo dell'evasione, sono a carico dell'azienda gestore che ottiene un corrispettivo pattuito in anticipo, ndr) rappresenta un rischio che va fuori dal perimetro dell'amministrazione e del bilancio comunale. Per  coprirlo riteniamo verosimile che a Roma possa arrivare una quota intorno ai 26 milioni di euro sui 500 milioni del decreto governativo. Non basta ovviamente". 

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