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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il piano operativo antismog: quando e perché scattano allerte e divieti

Il Campidoglio ha messo a punto un pacchetto di misure da adottare quando gli inquinanti nell'aria sforano per le soglie per diversi giorni di seguito: ecco cosa succede

Il Campidoglio prosegue il percorso di adozione di misure finalizzate a tenere sotto controllo il tasso di inquinamento nell’aria. Oltre all’entrata in vigore dei primi provvedimenti - dal 15 novembre la cosiddetta “Fascia Verde” è off limit per veicoli a gasolio euro 3, oltre che per le già bandite auto a benzina e diesel pre-euro 1, euro 1 ed euro 2 - la delibera adottata dalla giunta Gualtieri lo scorso 10 novembre prevede anche una serie di misure emergenziali da adottare nel caso in cui sforamenti degli inquinanti nell’aria si protraggano per più giorni.

Il “Piano di Intervento Operativo” è stato redatto per individuare i criteri i base ai quali disporre una serie di interventi da adottare nell’immediato sul territorio comunale, diversi a seconda delle criticità legate alla percentuale di sostanze inquinamenti registrate dalle centraline Arpa nell’aria. Il sistema funziona come per il maltempo, con tre allerte contraddistinte da altrettanti colori - verde, arancione e rosso -  e a seconda del colore i provvedimenti sono più o meno stringenti e riguardano una platea più o meno ampia di veicoli.

Quando scattano le allerte per inquinamento atmosferico

Per avere un quadro sempre aggiornato della situazione, il Campidoglio ha deciso di dedicare due giornate a settimana, il lunedì e il giovedì, alla valutazione della qualità dell’aria, e di basarsi su modelli previsionali a cinque giorni per far scattare eventuali misure: l’allerta arancio, quella di primo livello, scatta dopo 4 giorni consecutivi di superamento dei valori della stazione di riferimento, e le misure temporanee entrano in vigore a partire dal quinto giorno di superamento potenziale, restandoci non oltre la giornata di controllo successiva.

Il secondo livello di allerta, quello rosso, scatta invece dopo 10 giorni consecutivi di superamento dei valori della stazione di riferimento, sempre sulla base delle verifiche effettuate nelle giornate di lunedì e giovedì. In questo caso le misure temporanee entrano in vigore a partire dall’undicesimo giorno di superamento potenziale dei valori degli inquinanti, non solo nei giorni feriali ma anche in quelli festivi, e includono anche i veicoli già compresi nella misura in vigore dal 15 novembre.

La mappa della fascia verde a Roma

I provvedimenti in caso di allerta I per inquinamento atmosferico

In caso di allerta di livello 1 per inquinamento, dunque, dalle 7.30 alle 20.30 non possono circolare in Fascia Verde le auto a benzina euro 3, i diesel euro 4, scooter e moto alimentati a gasolio euro 3 e (dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20.30) veicoli commerciali diesel euro 4.  A questo si aggiunge il divieto di utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa - come per esempio caminetti aperti, stufe a legna, cucine a legna, stufe ad accumulo o caldaie con alimentazione a pellet o a cippato - che non rispettino i valori previsti almeno per la classe 3 stelle i base alla classificazione introdotta dal D.M. n.186 del 7 novembre 2017. Divieto assoluto, inoltre, di accedere falò, fuochi d’artificio o barbecue, e abbassamento della temperatura massima degli impianti termici nei seguenti modi:

  • 18 gradi, con tolleranza di 2 gradi, negli edifici classificati nelle categorie E.1, E.2, E.4, E.5 ed E.6.
  • 17 gradi, con tolleranza di 2 gradi, negli edifici classificati nella categoria E.3 (e dunque ospedali, cliniche o case di cura) ed E.7 (istituti scolastici).

Tra le altre misure adottate c’è il divieto per tutti i veicoli di sostare con motore acceso e il potenziamento del lavaggio stradale.

I provvedimenti in caso di allerta II per inquinamento atmosferico

In caso di allerta di livello II, quello più alto, i divieti diventano più stringenti: dalle 7.30 alle 20.30 stop ai veicoli a benzina e gasolio euro 5 ed euro 6 (dalle 7.30 alle 10.30 e dalle 16.30 alle 20.30 per i veicoli commerciali della stessa categoria). Inaspriti anche i divieti per l’utilizzo di generatori di calore domestici a biomassa, che devono rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle, e stabilito il divieto di utilizzare dei camini a legna.

Le strade considerate ad alto rischio traffico

Ai provvedimenti “standard” si aggiungono poi le azioni mirate finalizzate a decongestionare il traffico nelle strade considerate ad alto rischio ingorgo, come il potenziamento dei mezzi della polizia locale di Roma Capitale.

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Tra le vie individuate dal Campidoglio ci sono l’itinerario dalla tangenziale al centro storico, via Tiburtina, l’Appia, viale Etiopia, viale Libia e viale Somalia, e ancora via Cipro, circonvallazione Trionfale, viale delle Medaglie d’Oro, viale Palmiro Togliatti, viale Trastevere, viale Quirino Majorana, corso Francia.

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