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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Piani di zona, Raggi spiega la sua "operazione riordino": cancellati 10 quartieri non attuabili

Raggi e Montuori hanno illustrato in conferenza stampa il lavoro di 5 anni sui quartieri di edilizia agevolata. Tre le azioni: "Legalità, completamento, cancellazione e rimodulazione dei piani"

Delibere di annullamento e decadenza verso le società che non hanno rispettato i patti convenzionali. Opere di urbanizzazione. Ripianificazione. Per usare le parole dell’amministrazione Raggi: “Legalità, completamento, cancellazione e rimodulazione dei piani”. Con una conferenza stampa in Campidoglio la giunta pentastellata ha presentato il bilancio di 5 anni di lavoro in merito ai piani di zona della Capitale. Se “riportare la legalità” nei quartieri di edilizia agevolata, dove centinaia di inquilini hanno versato per anni affitti più alti del dovuto o pagato case poi pignorate, era uno dei temi della prima campagna elettorale, la “operazione di riordino”, così è stata chiamata, entra nella seconda. La principale novità presentata riguarda la cancellazione di dieci piani di zona non ancora avviati con compensazione delle previsioni urbanistiche, pari a 350mila metri cubi, in altri quartieri.

“Abbiamo approvato 10 delibere che riportano alcune di queste zone alla loro originale vocazione, molto spesso agro romano, con una conseguente riduzione di consumo di suolo”, le parole di Luca Montuori, assessore all’Urbanistica del Comune di Roma. Montuori ha poi spiegato come questi volumi verranno “riposizionati” con “l'obiettivo di dare densità alla città, generare intensità delle relazioni e garantire diritti. Vogliamo una città densa e intensa dove sia normale abitare nella propria casa”. L’amministrazione ha, in sostanza, rimodulato e riprogrammato i piani di zona in base alla loro attuazione, cancellando quelli non più attuabili con l’obiettivo di completare quelli rimasti privi di servizi.

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Questa azione, frutto di un “complesso lavoro di analisi e monitoraggio dei piani”, non è l’unica messa sul piatto. È stata la sindaca Raggi ad affrontare il tema della “legalità” e delle denunce dei cittadini. “In passato è mancata l'attività di controllo. Alcuni cittadini hanno comprato una casa su carta, pagandoci le tasse, ma poi si sono ritrovati senza servizi, strade e fogne. Altri hanno dovuto subire una richiesta di pignoramento, nonostante avessero pagato, perché i costruttori non avevano restituito i soldi dei prestiti alla banca”. Raggi ha ricordato la “commissione speciale per fare luce su queste vicende e poi abbiamo avviato una verifica”. Sul tema della ‘legalità’ Montuori ha aggiunto: “Abbiamo approvato delibere di annullamento e decadenza nei confronti di società che non hanno rispettato i patti convenzionali e il prezzo massimo di cessione ai cittadini stabiliti in accordo con l'amministrazione”.

Ultimo pilastro: la realizzazione delle opere di urbanizzazione portata avanti di concerto con la Regione Lazio. “E' operativo un protocollo con la Regione Lazio con il quale sono stati già stanziate 2 annualità per 56 milioni di euro e già avviati cantieri in 4 piani di zona”, ha spiegato Montuori.

Presente anche l'assessore alla Mobilità, Pietro Calabrese, anche lui presente alla conferenza e già presidente della commissione speciale Piani di Zona: “Abbiamo lavorato sempre per salvaguardare le famiglie che avevano acquistato le case o erano in locazione”. Ha concluso il presidente della Commissione Urbanistica Carlo Maria Chiossi: “Il percorso che abbiamo intrapreso ha puntato sin da subito a mettere ordine e ricostruire vicende annose e spesso molto intricate, con due grandi obiettivi, quello di pretendere il rispetto degli obblighi convenzionali e garantire i diritti della cittadinanza”.

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