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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

No al porto crocieristico: i comitati consegnano 2000 firme al comune

Chiesta anche l'attivazione di un "tavolo di confronto" sul futuro del porto e del vecchio faro

Duemila firme messe sul tavolo del vicesindaco di Fiumicino. Sono quelle raccolte dal comitato “I Tavoli del Porto” per contestare l’arrivo delle crociere nella zona di Isola Sacra. Il loro approdo sarà presto possibile grazie alla realizzazione di un nuovo porto turistico. Ma è quello un progetto di cui, le duemila persone che hanno siglato la petizione, non vogliono neppure sentir parlare.

Grandi yacht e navi da crociera

Dal febbraio del 2022 Royal Caribbean Group ha ufficializzato l’acquisto, per 11 milioni e 450mila euro, della concessione dell’area del vecchio faro. Lì intende fare due cose: rimodulare la funzione da diporto in favore degli yacht di grandi dimensioni e, contestualmente, di lavorare per garantire l’ “accosto crocieristico”. Un’opzione, quest’ultima, da mettere in campo “per una singola nave”. Con questi obiettivi il colosso della nautica, subentra alla società Iniziative Portuali  che, nel 2010, aveva avviato e mai concluso i lavori per accogliere 1500 barche da diporto.

Dossier - Navi da crociera a Fiumicino: la storia del progetto

Il porto a Fiumicino Nord

Non c’è però soltanto il progetto destinato a svilupparsi all’ombra del vecchio faro, a preoccupare i duemila che hanno sottoscritto la raccolta firme. La “contrarietà del comitato alla cementificazione del litorale di Fiumicino – si legge nella nota diramata a seguito dell’incontro con il vicesindaco – contempla due progetti portuali enormi e altamente impattanti per il territorio”. L’altro è quello del porto commerciale a Fiumicino Nord su iniziativa dell’autorità portuale. Quest’ultimo è già stato presentato in comune, nel 2020, durante un’apposita seduta assembleare. Il progetto prevede un ampliamento del “porto canale” quello impiegato dai pescherecci di Fiumicino. Ma include anche una darsena per i mezzi di soccorso ed i traghetti.

Al riguardo “pur condividendo la necessità di una sistemazione più sicura per la flotta peschereccia e gli operatori marittimi” i cittadini ricevuti dal vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca, hanno espresso la loro contrarietà ad un’operazione “con il secondo e terzo lotto previsti a Masterplan, arriva a lambire la pineta di Focene”. Per questo è stato chiesto il “ridimensionamento delle strutture”.

La richiesta al comune

Altre richieste fatte pervenire al numero due di Fiumicino, l’attivazione di un “tavolo di confronto” per rendere partecipi i cittadini al processo decisionale. Anche perché, hanno ricordato i referenti del comitato ricevuti in comune, l’amministrazione ha avuto un “atteggiamento poco trasparente sulla vicenda del progetto del Porto della Concordia”, quello cioè che dovrà accogliere le navi da crociera. Visto che versa in “una situazione dei profondo degrado” è stata chiesta anche la bonifica dell’area del vecchio faro “per renderla fruibile ai cittadini”. Il vicesindaco, che ha ricevuto la delegazione a ridosso del Natale, “si è preso 15 giorni di tempo” per rispondere alla proposta d’istituire un “tavolo di confronto” con i cittadini.
 

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