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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Peste suina, il commissario firma l’ordinanza: entro 30 giorni partono gli abbattimenti

E' stata ampliata anche la zona infetta, come chiesto dall'UE. Commissario Ferrari: "Vogliamo evitare la trasmissione ai suini domestici"

L’attesa firma è arrivata. Il commissario per la peste suina africana ha sottoscritto l’ordinanza che servirà a contrastare la diffusione dell’infezione. 

“I casi riscontrati al momento sono 8 e sono tutti all'interno del Grande Raccordo Anulare” ha ricordato il commissario straordinario Angelo Ferrari, che ha chiarito anche quali sono le finalità a cui sta lavorando. “L'obiettivo essenziale è quello di contenere la malattia ed eradicarla da questo Paese. Oggi il virus si propaga all'interno del mondo dei selvatici e vogliamo evitare il passaggio al suino domestico”.

La cabina di regia

Sulla questione si è svolto un incontro, a Palazzo Valentini, tra il prefetto, la regione Lazio, l’assessorato all’ambiente di Roma Capitale, il sottosegretario alla salute Andrea Costa ed ovviamente il commissario. Si è parlato dell’attivazione di una cabina di regia che “sarà coordinata dal prefetto o da un suo delegato e avrà il compito di individuare una serie di attività e un piano che prevede anche la riduzione della presenza degli ungulati all'esterno della zona rossa” ha spiegato il sottosegretario alla salute Andrea Costa. Uno strumento, ha chiarito l'assessora capitolina all'ambiente Sabrina Alfonsi, che “riuscirà a sostenere Roma Capitale nel dare risposte concrete su questo tema”.

Gli obiettivi dell'ordinanza

L’obiettivo cui l’ordinanza tende, quindi, è duplice. Si vuole circoscrivere la zona di diffusione del virus, dall’altra si punta a non farlo attecchire negli allevamenti di maiali. Contestualmente si mira “all’eradicazione” della PSA che tecnicamente si verifica “ad un anno dal rinvenimento dell’ultima carcassa positiva” ha chiarito Ferrari. Per quanto riguarda la zona infetta, è stata allargata rispetto a quella prevista nell’ordinanza firmata da Zingaretti. “E’ tutta interna al Gra, quindi di 64 km2, ma avendo registrato un caso a ridosso del confine – ha chiarito il commissario Ferrari – abbiamo dovuto ampliare l'area della zona infetta con un grosso spicchio a Nord, oltre il Raccordo”. Un ampliamento in tal senso era stato disposto anche dalla Commissione europea, che aveva in effetti previsto di allargare l’area infetta fino alla zona de La Storta

Entro 30 giorni il via agli abbattimenti selettivi

Sulla questione si registrano anche le dichiarazioni del prefetto. “Abbiamo condiviso delle riflessioni che saranno il contenuto di alcuni provvedimenti di imminente emanazione da parte del commissario per contrastare il dilagare di questa epidemia e altri che saranno assunti dai livelli di governo territoriale” ha dichiarato il prefetto Matteo Piantedosi a margine del tavolo interistituzionale svoltosi nel pomeriggio del 17 maggio. Il titolare di Palazzo Valentini ha anche anticipato che “secondo l'ordinanza del commissario, entro 30 giorni si partirà con il depopolamento”.

La questione del depopolamento chiama in causa il ricorso agli abbattimenti. Avverranno, ha dichiarato il sottosegretario Andrea Costa “ attraverso la caccia selettiva con i selettori, che sono dei cacciatori abilitati che operano già sul nostro territorio nazionale. Anche in regione Piemonte è iniziato questo piano di abbattimento, dove già 500 capi sono stati abbattuti”. 


 

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