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Peste suina, l’Unione europea spinge per l’ampliamento della "zona infetta"

In attesa dell'ordinanza del commissario straordinario arriva la richiesta della Commissione europea

Il perimetro della zona infetta potrebbe presto allargarsi. In attesa del provvedimento firmato dal commissario straordinario, l’Europa ha indicato quali dovrebbero essere le zone destinate a misure particolari.

Per la commissione europea, il nostro paese dovrebbe approntare “immediatamente una zona infetta in relazione alla peste suina africana” che andrebbe individuata anche in relazione al territorio capitolino. In particolare con un ampliamento oltre il raccordo anulare, nella zona nord-nord oveste della capitale. La decisione della commissione Europa, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della UE, prevede anche un termine ultimo di applicazione, che è fissato per il 31 agosto 2022. 

La zona infetta per l'Unione Europea

L’area indicata dalla Commissione europea a sud è delimitata da Roma indicata come zona infetta, si legge nella Decisione della Commissione Ue, è così delimitata: - a sud: Circonvallazione Clodia, via Cipro, via di San Tommaso D'Acquino, via Arturo Labriola, via Simone Simoni, via Pietro De Cristofaro, via Baldo Degli Ubaldi. 

A sudovest invece il confine è delimitato da via di Boccea fino all'intersezione con via della Storta. A ovest-nordovest coincide con via della Storta e via Cassia (SS2) fino all'intersezione con via Cassia Veientana (SR 2 bis); a nordest con la Cassia Veientana (SR 2 bis) fino all'intersezione con il grande raccordo anulare, fino all'intersezione con il fiume Tevere;  a est-sudest il confine naturale è quello delimitato dal fiume Tevere. 

Infetta anche la zona a Nord del Raccordo anulare

Anche l’ordinanza firmata dal presidente Zingaretti l'8 maggio aveva individuato una “zona infetta” dai confini . Ma era considerata provvisoria perché, quel provvedimento, era arrivato dopo aver accertato la presenza del primo caso di peste suina, nella riserva dell’Insugherata. Ora i casi verificati sono aumentati ed anche la superficie da considerare “zona infetta”, per l’Unione Europea, vanno ampliati. Soprattutto verso nord-nord ovest, superando il raccordo anulare, com’era previsto nell’ordinanza di Zingaretti, fino a raggiungere la Storta.

L'ordinanza firmata da Zingaretti

In attesa dell'ordinanza

Intanto cresce l’attesa per l’ordinanza del commissario straordinario Angelo Ferrari. Nel tardo pomeriggio del 16 maggio, dopo la pubblicazione nella gazzetta della UE della richiesta di ampliare la zona infetta, è intervenuto il ministro della salute Roberto Speranza. “C'è un lavoro in corso molto costante, in coordinamento tra il ministero della Salute, la regione Lazio e il commissario  –  ha dichiarato il ministro – Sicuramente nelle prossime ore verranno assunte ulteriori decisioni, c'è un'ordinanza in arrivo”. Servirà a definire anche le misure da mettere in campo per contenere la diffusione del virus. Come più volte ribadito, prevede anche il ricorso ad abbattimenti selettivi. Con quali modalità, dovrà essere chiarito proprio dal provvedimento del commissario  Ferrari.
 

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