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Politica

Pesci morti sulle sponde del Tevere. Potere al Popolo: “Città abbandonata”

Pap punta il dito contro il menefreghismo politico

“È una settimana ormai che quintali di pesce morto invadono le acque e le sponde del Tevere. Ma invece di fornire una risposta efficace per il bene della popolazione, le due giunte non fanno nient'altro che rimpallarsi le responsabilità su quale ente debba essere l’incaricato alla rimozione delle carcasse”. Con queste parole, Potere al Popolo ha commentato quanto sta avvenendo in città negli ultimi giorni.

Dopo il temporale dello scorso 26 agosto, lungo il corso d’acqua e nella diga ‘acchiappaplastica’ sono emersi migliaia di pesci morti. Da recenti indagini condotte da Arpa non si esclude la moria dovuta a insufficienza di ossigeno, per il WWF, invece, la causa è da ricercare nei pesticidi usati in campagna e poi trasportati dalle piogge. La mancata rimozione delle carcasse, per Potere al Popolo,  è “atto di menefreghismo politico e civile con cui il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico trattano Roma”.

“Se questa è la situazione, allora è il momento che lavoratori, studenti, precari, donne, pensionati, migranti che vivono la città prendano il controllo delle istituzioni per assicurare un'amministrazione degna di questa nome, quella che, a dispetto di tutte le promesse, a Roma manca da decenni, viziata com'è da speculazione privata,  malaffare e lontananza della politica dai bisogni dei romani” hanno aggiunto gli attivisti che supportano Elisabetta Canitano alle prossime amministrative di ottobre.

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