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Due Ponti, Tor di Valle e quelle della Termini-Centocelle: ecco le peggiori stazioni di Roma

Il dossier di Legambiente non lascia spazio ai dubbi: "Le stazioni ferroviarie sono di bassa qualità e con pochi servizi, chiediamo ai gestori di programmare una incisiva rigenerazione degli spazi"

NUMERI NEGATIVI: COSI' NON VA

I NUMERI - L'indagine, realizzata in oltre 70 stazioni attraverso la compilazione di schede su pulizia, presenza del personale, sicurezza, confort, servizi disponibili, fa emergere che nel 41% delle stazioni è "impossibile comprare biglietti e le obliteratrici sono funzionanti nelle metà delle fermate".

Solo nel 50,7% delle stazioni ci sono bar e quasi mai ci sono macchinette automatiche per bevande calde o fredde. I servizi igienici mancano nel 59,15% delle stazioni e nel 65% dei casi non c'è personale ferroviario. I tabelloni orari ci sono nel 66,2% e i cestini per la raccolta differenziata sono presenti nel 78,87%. I pendolari ritengono che il servizio di pulizia della stazione e dell’atrio sia insufficiente nel 35,21% e addirittura il 22,54% lo dichiara inestistente.  

SOLO 2 STAZIONI PLATINUM - Dalla classifica sulla Carta dei Servizi RFI le stazioni risultano divise in quattro categorie sulla base dei servizi alla clientela erogati e di parametri di valutazione, dalla migliore "platinum", passando per "gold" e "silver", fino alla peggiore "bronze". Nel Lazio, elaborando i dati di RFI, su 164 stazioni totali, sono 46 le stazioni classificate come "bronze" (28,05%), ben 108 le stazioni classificate come "silver" (65,85%), mentre sono solo 8 (Ciampino, Civitavecchia, Fiumicino Aeroporto, Formia, Orte, Roma S. Pietro, Roma Trastevere e Roma Ostiense) le stazioni classificate come "gold" (4,87%) e 2 (Roma Termini e Roma Tiburtina) quelle classificate come "platinum" (1,22%).

Insomma ben 154 su 164 stazioni (93,90%) sono nelle categorie "silver" e "bronze", praticamente tutte le stazioni dei pendolari del Lazio di RFI. Emerge chiaramente già dalla classificazione la mancanza di servizi ai passeggeri nelle stragrande maggioranza di esse.

LA SICUREZZA - Poi, infine, c'è il tasto dolente, quello che riguarda la sicurezza. I pendolari, costretti a viaggi abbastanza lunghi anche senza ritardi e corse soppresse, devono poter viaggiare e attendere il treno in stazione in modo più vivibile e sicuro ma come può essere possibile se nella maggior parte delle stazioni non c'è traccia né dei tutori dell'ordine né del personale ferroviario presenti in sole 9 stazioni su 70 (19,72%) e 83,10% le persone non si sentono sicure nelle ore serali.

Solamente qualche giorno fa i residenti hanno sottolineato il degrado alla stazione Tiburtina. Una manifestazione, quella del 24 novembre, finita in tragedia con la morte di un clochard. Poi ci sono le aggressioni e i furti come accade ad Ostia. Lì ignoti sono soliti saccheggiare il bar della stazione Lido Centro, ormai terra di nessuno o addirittura picchiare autisti Atac in attesa di servizio. Quella del X Municipio è solo una delle stazioni della Roma-Lido che ormai cadono a pezzi. I numeri sono chiari: le stazioni della Capitale sono da (ri)fare.

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